Corriere della Sera

I termini per la presentazi­one scadono venerdì. Cognetti probabile candidato Einaudi, assente Feltrinell­i, in gara anche Sem con Parazzoli Mondadori allo Strega con Teresa Ciabatti. Si sfila Rizzoli

- Di Cristina Taglietti

Apochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazi­one delle candidatur­e (venerdì 31 marzo), comincia a prendere forma la rosa dei candidati (e anche già la cinquina) della settantune­sima edizione del premio Strega, la prima a editori unificati (Mondadori e Rizzoli), la prima senza la passione e il distacco ironico di Tullio De Mauro, dal 2007 presidente della Fondazione Bellonci e del Comitato direttivo, scomparso lo scorso 5 gennaio. Ieri è arrivata la candidatur­a ufficiale di Teresa Ciabatti con il potente memoir La più amata, Mondadori, presentata al premio da Stefano Bartezzagh­i e Edoardo Nesi. Bartezzagh­i nella sua motivazion­e parla della capacità della scrittrice di «saldare due temi apparentem­ente molto lontani e tipici della narrativa italiana contempora­nea: i misteri d’Italia e la paternità», mentre Nesi definisce quello di Ciabatti «un romanzo nobile e duro fino alla spietatezz­a». Sarà una gara tutta interna a Segrate: Ciabatti molto probabilme­nte dovrà scalare Le otto montagne di Paolo Cognetti che dovrebbe essere il candidato di Einaudi anche se ancora via Biancamano non si pronuncia.

Del gruppo si sfila Rizzoli, dopo aver portato a casa la vittoria lo scorso anno con Edoardo Albinati e per il secondo anno rinuncia

Feltrinell­i (dopo le ipotesi che vedevano in corsa Roberto Saviano). Il gruppo Gems punta su È giusto obbedire alla notte di Matteo Nucci (Ponte alle Grazie), mentre Giunti su Gin tonic a occhi chiusi di Marco Ferrante (si astiene Bompiani, fresco acquisto della casa fiorentina).

Il comitato direttivo presieduto da Giovanni Solimine (subentrato a Tullio De Mauro) che ha annunciato tra gli obiettivi l’«ampliament­o della giuria», si troverà a valutare il romanzo autobiogra­fico Amici per paura di Ferruccio Parazzoli, pubblicato da Sem (lo presentano Giorgio Ficara e Sergio Zavoli). Prima volta per Laterza con La stanza profonda di Vanni Santoni; torna e/o con Le cento vite di Nemesio di Marco Rossari; mentre Neri Pozza porta il nuovo romanzo di Wanda Marasco, La compagnia delle anime finte (lo presentano Paolo Di Stefano e Silvio Perrella) e Marsilio sarà in lizza con Solo se c’è la Luna di Silvana Grasso. Manni porta Un’educazione milanese di Alberto Rollo, direttore editoriale di Baldini & Castoldi, editore in gara con Malaparte. Morte come me di Monaldi & Storti. Resta per ora alla finestra La nave di Teseo: La città interiore di Mauro Covacich sarebbe perfetto per il premio ma Elisabetta Sgarbi ancora non ha sciolto le riserve.

Tra i piccoli è sicura la partecipaz­ione di Giulio Perrone Editore con Le notti blu di Chiara Marchelli, Felix Krull Editore con Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé… di Lodovica San Guedoro e Laurana con La traiettori­a dell’amore di Claudio Volpe.

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Teresa Ciabatti

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