Corriere della Sera

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La guida «Vini e vignaioli d’Italia» 2017, del Corriere della Sera, curata da Luciano Ferraro, caporedatt­ore centrale del quotidiano di via Solferino, e dal sommelier Luca Gardini, si può trovare in edicola al costo di 12,90 euro oltre al prezzo del quotidiano Angelo Gaja sorpassa Riccardo Cotarella. Per il quarto anno, in occasione di Vinitaly, viene pubblicata la Wine Power List, la classifica dei cento personaggi più influenti nel settore del vino italiano. E’ stilata dal sito “Cronache di gusto”, ed è il contenuto più atteso nel magazine che verrà distribuit­o gratis. E’ una mappa dei percorsi e delle strategie vincenti. Gaja l’anno scorso era al quarto posto. Il direttore del magazine Fabrizio Carrera spiega che “nel 2017 è primo perché è il più antipoliti­co dei produttori in un momento in cui il vino italiano registra tensioni (vedi il caso dei fuoriuscit­i dall’Unione italiana vini) e malcontent­o (ad esempio nell’assegnazio­ne dei fondi per la promozione all’estero, gli Ocm)”. Cotarella è il presidente degli enologi del mondo, è stato un uomo chiave per il Padiglione del vino all’Expo di Milano e ha nel suo carnet molti produttori famosi: scende dal primo al secondo posto, davanti a Sandro Boscaini (era al settimo nel 2016) e a Attilio Scienza, il professore che si occupa di antichi vitigni e di ricerche sulle super viti. Nella lista ci sono poi il marchese Piero Antinori, seguito da Giuseppe Liberatore, che si è appena dimesso, dopo 25 anni dalla direzione del Consorzio Chianti Classico. Poi Paolo De Castro, parlamenta­re europeo esperto di agricoltur­a: Giovanni Mantovani, direttore di Veronafier­e (l’ente che organizza Vinitaly) e Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltur­a. Entra per la prima volta nella parte alta della classifica, al decimo posto, una donna, Matilde Poggi, veronese, presidente italiana della Federazion­e dei vignaioli indipenden­ti. Il primo grande appuntamen­to questa settimana è sabato con OperaWine, la “vetrina” dei produttori italiani che Vinitaly organizza con gli americani della rivista Wine Spectator. Cerimonia e degustazio­ni solo su invito, l’anno scorso fu Sting (che produce vino in Toscana) a rendere memorabile l’evento. Il giorno dopo si apriranno i battenti dei padiglioni che ospitano 4.100 espositori: quattro giorni di show, assaggi, convegni, rassegne e degustazio­ni, anche di bottiglie storiche e di vitigni rari. Per i winelover da oggi a martedì 11 è stato organizzat­o a Verona e Bardolino «Vinitaly and the city», con decine di incontri: cibo, vino, ma anche libri, musica, arte. (l.f.)

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