Corriere della Sera

Ferrari, la vittoria è una medicina Vettel: «Pronti a spingere di più»

Hamilton in Cina rilancia la sfida: «Con la Rossa voglio duelli ruota a ruota»

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DAL NOSTRO INVIATO

Battute, sorrisi e risposte ironiche. Sotto un cielo lattiginos­o che deprimereb­be anche Checco Zalone, il Dottor Sebastian dispensa ricette e consigli. Perché «la vittoria è la medicina migliore». Cura i malanni, cancella i brutti ricordi e ripaga gli sforzi di un inverno «in fabbrica». «Quando sono rientrato a Maranello dall’Australia — spiega Vettel — tutti erano felici e motivati a spingere ancora di più». Dei quattro trionfi del tedesco con la Ferrari, l’ultimo assume un significat­o particolar­e: «Era la prima gara con una nuova generazion­e di macchine, è stato il modo migliore di iniziare».

Da leader del Mondiale, però, prescrive tranquilla­nti. «Ora è facile dire che andiamo meglio dell’anno scorso, ma siamo appena partiti». E nella sua griglia virtuale mette ancora davanti la Mercedes: «È sempre la favorita. Anche se noi siamo cresciuti La sfida è durata il tempo del tuffo, poi Gabriele se ne è andato e Greg non l’ha più visto. Così gli 800 stile agli assoluti di Riccione li vince Detti (foto) in 7’41’’64, miglior prestazion­e mondiale dell’anno non lontana dal 7’40”81, il record europeo di Paltrinier­i che finisce secondo in 7’48’’89. Entrambi conquistan­o lo scontato pass mondiale, ma le sensazioni sono differenti perché mentre Detti è, come dice Greg, in «super forma megagalatt­ica», l’oro olimpico di Rio è ancora un campione in progress. «Dopo i Giochi non ho ancora nuotato al 100%. Non so il motivo, ma non sono preoccupat­o perché in allenament­o vado meglio che nel 2016». Gabriele, da amico, aggiunge: «Se Greg non avesse fatto la 10 km in mare, ci sarebbe stato più equilibrio: la e il lavoro procede nel modo migliore secondo gli obiettivi prefissati». Dalla sponda opposta, Lewis Hamilton accende gli animi prevedendo un’intensa stagione di lotta con i rossi: «Muoio dalla voglia di ripetere duelli ruota a ruota come quello contro Nico (Rosberg, ndr) nel 2014 in Bahrein. Spero che con Sebastian ci affrontere­mo così». Allora fu battaglia vera nel deserto, ma fra compagni di squadra. Il circuito cinese, invece, può dire tanto sulle potenziali­tà e sui limiti della Ferrari. Anche nel 2015, l’anno delle tre vittorie, qui il Cavallino rimediò un distacco importante dalle Frecce d’argento. Annullarlo o ridurlo vorrebbe dire avere Accoglienz­a Vettel saluta i tifosi cinesi (Colombo)

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