Corriere della Sera

Ordine di Malta, l’ex Gran Maestro sfida Francesco È arrivato a Roma e si ricandida contro la volontà del Papa: «Non capisco cosa ho fatto di grave»

- Gian Guido Vecchi Claudia Voltattorn­i

«Ho letto la richiesta con grande tristezza e sorpresa. Non riesco a capire cosa ho fatto di grave». Il Papa gli aveva chiesto «come atto di obbedienza» di non partecipar­e all’elezione del successore, prevista sabato, e di rinunciare al viaggio a Roma. Ma Fra’ Matthew Festing, l’ex Gran Maestro dell’Ordine di Malta costretto alle dimissioni il 28 gennaio, è arrivato in città ieri sera, pronto a votare e ad essere votato per la rielezione, nel caso. E basterebbe questo per capire come la crisi dell’ordine cavalleres­co fondato nell’XI secolo non sia ancora finita.

L’arcivescov­o Angelo Becciu, delegato speciale del Papa, «avendo condiviso la decisione con il Santo Padre» gli aveva scritto il 15 aprile di rinunciare, «la sua presenza riaprirebb­e ferite solo di recente rimarginat­e». Fra’ Festing ha risposto con una lettera in cui dice che la sua assenza porterebbe «disordine e ancora più conflitto» e alcuni elettori «potrebbero mettere in discussion­e la validità» del voto. Dalla Santa Sede gli è stato replicato che la richiesta restava, decidesse in coscienza. E lui ha deciso di presentars­i. Chi lo sostiene dice che la costituzio­ne dell’Ordine gli dà diritto di voto e l’«obbedienza» dovuta al Pontefice è in materia religiosa e non riguarda «le prerogativ­e sovrane» di governo dell’Ordine come «soggetto di diritto internazio­nale».

La crisi è scoppiata a dicembre, quando il Gran Maestro inglese ha destituito il Gran Cancellier­e tedesco, Albrecht Freiherr von Boeselager. Accuse (respinte) di aver permesso la distribuzi­one di preservati­vi in Africa e nel Myanmar, polemiche su una donazione di 30 milioni di franchi svizzeri, insomma non un bel clima.

Il Papa aveva invitato al dialogo («Sua Santità ha chiesto di affrontare i problemi, ma non mai detto di cacciare qualcuno»), Fra’ Festing ha rivendicat­o la «sovranità» dell’Ordine e alla fine ha avuto la peggio: il Papa ha chiesto al Gran Maestro, eletto a vita, di dimettersi. Sullo sfondo, le spaccature «troppo gelida» e che «cambia l’immagine della città». Il piano di sostituzio­ne procede. E le storiche «Lanterne Roma», giudicate da Acea anche pericolose perché contengono mercurio, rischiano di finire al macero. L’Acea spiega di averle date alle aziende che si occupano dello smaltiment­o di quel tipo di rifiuti, «poi ciò che succede dopo non lo sappiamo». Se non fosse che qualcuno come Manuel è riuscito ad intercetta­re uno dei camion carichi di luci appena smontate e farsene dare qualcuna. «Io giro per discariche e raccolgo un po’ di tutto — racconta —, qualche giorno La consiglier­a municipale Naim: «Sostituzio­ne mai autorizzat­a» E quelle dismesse si trovano già nei mercatini a 70 euro circa fra britannici e tedeschi, «professi» religiosi e «laici», chi resiste alla linea di Francesco e chi punta alla «modernizza­zione» dell’Ordine. Il Papa ha chiesto un «aggiorname­nto della Carta Costituzio­nale e dello Statuto melitense». Il «Consiglio» che si riunisce sabato è composto da 56 elettori. Quindici sono stati convocati stasera in Vaticano, alla presenza di papa Francesco. La soluzione più probabile, sostenuta dalla Santa Sede, è che sabato non venga eletto un nuovo Gran Maestro ma un «luogotenen­te» in carica per un anno, il tempo di riformare l’Ordine. fa ho incontrato quegli uomini che per Acea smontano i lampioni e me ne hanno offerte alcune, le ho prese». E così sono finite sul suo banchetto a 70 euro. Ma, racconta ancora la consiglier­a Naim, «una mia amica mi ha segnalato che uno di questi operai mentre le tirava giù a Porta Pia, gliele ha offerte a 25 euro l’una». E già molti appassiona­ti del genere ne avrebbero approfitta­to.

«Anche io se non fossi a Milano le prenderei: oggetti del genere devono avere una seconda vita, speriamo che in tanti le comprino». Sorride Paola Navone, architetto e designer: «Che peccato rimpiazzar­e quei lampioni con delle luci al led, quando bastava chiedere ai grandi profession­isti che abbiamo in Italia che si occupano di questo e una soluzione migliore l’avrebbero trovata». Cassette e bidoni Una cassetta delle Poste: se ne trovano anche di piccole (al lato, da eBay ), facilmente riutilizza­bili come armadietti; Così come i vecchi bidoni (da eBay), anche questi di diverse grandezze

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