La mappa genetica dei cani
I gradi di «parentela» tra le razze
Ecco il «grado di parentela» tra le principali razze canine, a partire dal progenitore, il lupo primitivo selvatico, fino al boxer, in senso antiorario. I colori indicano le principali categorie in cui sono stati divisi i cani a seconda della provenienza geografica e delle caratteristiche. Seguendo le linee si possono trovare le affinità, o la «parentela»
La fotografia che racchiude la mappa genetica delle principali razze di cane, oltre 150, è un grande occhio colorato che ne racconta l’evoluzione a partire dai primitivi lupi selvatici (la fascia nera), i progenitori di tutti, chihuahua compresi. Elaborata dai ricercatori del National Institutes of Health, il ministero della Salute americano, è molto di più di un semplice elenco dei tratti in comune. «Attraverso il genoma canino si può leggere la storia delle migrazioni umane, oppure scoprire le origini delle patologie degli animali, così da aiutarli nel loro benessere oppure evitare incroci sbagliati. E ancora ottenere informazioni utili sulla salute dell’uomo». Paola Crepaldi è una genetista del dipartimento di Veterinaria dell’Università di Milano, ha letto con entusiasmo lo studio dei ricercatori americani guidati da Elaine Ostrander, con i quali lei e i suoi colleghi collaborano da anni (hanno realizzato un citatissimo studio sul cane sardo di Fonni).
Il risultato a cui sono giunti Oltreoceano, comparando ben 170 mila punti del genoma di 1.326 esemplari appartenenti a 161 razze diverse, è una divisione in 23 categorie. «Rappresentano i gruppi prima delle formazione delle razze moderne, avvenuta 200/250 anni fa