Se la laurea non attira i nostri studenti
Ieri, Eurostat, l’ufficio statistico europeo, ha pubblicato i dati riferiti al riguardanti i 30-34enni che hanno un’educazione di livello universitario. Come per gli anni precedenti, l’Italia è al penultimo posto in Europa — davanti solo alla Romania — con il Si confronta con una media della Ue del o, per dire, con la Gran Bretagna che è al Lo stesso rapporto di Eurostat indica che in Italia più del di coloro che hanno tra i 18 e i 24 ha abbandonato gli studi o i corsi di formazione in anticipo: peggio fanno solo Portogallo, Romania, Spagna e Malta. Le ragioni di questa debolezza italiana sono molte e vanno dalle caratteristiche culturali del Paese al mercato del lavoro. Sarebbe strano però se non ci fosse anche un problema specifico della scuola, della sua qualità e della sua capacità di dimostrarsi positiva per chi la frequenta: qualcosa che cioè non incoraggia a proseguire gli studi. Infatti sembra esserci. Nei giorni scorsi, l’Ocse ha pubblicato il terzo volume di risultati Pisa, uno studio ampio e profondo realizzato tra studenti quindicenni (che hanno tra i 15 anni e tre mesi e i 16 anni e due mesi) in 72 Paesi. Complessivamente, la media di coloro che si dicono «molto soddisfatti» della loro vita è del dato che in Italia scende al
I «non soddisfatti» della propria vita nel nostro Paese sono il mentre la media internazionale è l’11,8%. I ragazzi italiani che dicono «sono molto teso quando studio» sono il contro una media del
Sembra insomma esserci un disagio nei confronti della scuola, tra insoddisfazione e pesantezza dell’impegno. Gli studenti italiani che si sentono supportati dai genitori quando incontrano difficoltà scolastiche sono l’89,3%, contro il
medio nei 72 Paesi considerati. Questa situazione probabilmente influisce sulla decisione di intraprendere un percorso universitario. In Italia, i quindicenni che si aspettano di ottenere una laurea sono il e si confrontano con una media del per l’universo dello studio Ocse-Pisa. Qui però è interessante notare quanto oggi in Europa l’università sia vista meno che altrove come un’opportunità. Negli Stati Uniti, il dei ragazzi intende laurearsi, in Qatar siamo al in Colombia al in Corea del Sud al in Turchia al in Francia siamo invece al in Germania al in Spagna al Anche la geografia dell’istruzione cambia.
@danilotaino
24,2%. 36,6%. 90,6% 38,3% 44,2% 76% 17,8%, 26,2%. 39% 34,1%, 47%. 56,4%, 76,5%, 75%, 14,7% 32%, 51%. 2016 13% 76,3%, 70,6%;