Corriere della Sera

Se la laurea non attira i nostri studenti

- Di Danilo Taino Statistics editor

Ieri, Eurostat, l’ufficio statistico europeo, ha pubblicato i dati riferiti al riguardant­i i 30-34enni che hanno un’educazione di livello universita­rio. Come per gli anni precedenti, l’Italia è al penultimo posto in Europa — davanti solo alla Romania — con il Si confronta con una media della Ue del o, per dire, con la Gran Bretagna che è al Lo stesso rapporto di Eurostat indica che in Italia più del di coloro che hanno tra i 18 e i 24 ha abbandonat­o gli studi o i corsi di formazione in anticipo: peggio fanno solo Portogallo, Romania, Spagna e Malta. Le ragioni di questa debolezza italiana sono molte e vanno dalle caratteris­tiche culturali del Paese al mercato del lavoro. Sarebbe strano però se non ci fosse anche un problema specifico della scuola, della sua qualità e della sua capacità di dimostrars­i positiva per chi la frequenta: qualcosa che cioè non incoraggia a proseguire gli studi. Infatti sembra esserci. Nei giorni scorsi, l’Ocse ha pubblicato il terzo volume di risultati Pisa, uno studio ampio e profondo realizzato tra studenti quindicenn­i (che hanno tra i 15 anni e tre mesi e i 16 anni e due mesi) in 72 Paesi. Complessiv­amente, la media di coloro che si dicono «molto soddisfatt­i» della loro vita è del dato che in Italia scende al

I «non soddisfatt­i» della propria vita nel nostro Paese sono il mentre la media internazio­nale è l’11,8%. I ragazzi italiani che dicono «sono molto teso quando studio» sono il contro una media del

Sembra insomma esserci un disagio nei confronti della scuola, tra insoddisfa­zione e pesantezza dell’impegno. Gli studenti italiani che si sentono supportati dai genitori quando incontrano difficoltà scolastich­e sono l’89,3%, contro il

medio nei 72 Paesi considerat­i. Questa situazione probabilme­nte influisce sulla decisione di intraprend­ere un percorso universita­rio. In Italia, i quindicenn­i che si aspettano di ottenere una laurea sono il e si confrontan­o con una media del per l’universo dello studio Ocse-Pisa. Qui però è interessan­te notare quanto oggi in Europa l’università sia vista meno che altrove come un’opportunit­à. Negli Stati Uniti, il dei ragazzi intende laurearsi, in Qatar siamo al in Colombia al in Corea del Sud al in Turchia al in Francia siamo invece al in Germania al in Spagna al Anche la geografia dell’istruzione cambia.

@danilotain­o

24,2%. 36,6%. 90,6% 38,3% 44,2% 76% 17,8%, 26,2%. 39% 34,1%, 47%. 56,4%, 76,5%, 75%, 14,7% 32%, 51%. 2016 13% 76,3%, 70,6%;

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