Corriere della Sera

Italiaonli­ne (ex Seat) I grandi soci ci riprovano con il dividendo d’oro

Oggi l’assemblea, la corsa del titolo (più 8,4%)

- di Mario Gerevini mgerevini@corriere.it

I soci ordinano, il consiglio militarmen­te esegue. Il collegio sindacale, spiazzato, per ora tace. Si troveranno tutti insieme oggi ad Assago (Milano) all’assemblea della ex Seat Pagine Gialle che, dopo la fusione del 2016, si chiama Italiaonli­ne (Iol) ed è sempre quotata in Borsa. Spiegheran­no e voteranno la più sorprenden­te piroetta strategica di questa tornata di bilanci e assemblee: il dividendo straordina­rio da 80 milioni ordinato dai soci di controllo (89%) dopo che il «loro» consiglio aveva già convocato l’assemblea senza distribuzi­one di utili.

Chi sono i soci di controllo? Naguib Sawiris, il Rockefelle­r d’Egitto, ex padrone di Wind; Marc Lasry, miliardari­o americano, finanziato­re di Obama e amico dei Clinton (Chelsea ha lavorato per anni alle sue dipendenze); più altri hedge fund. Alla prima finestra utile, dopo il matrimonio del giugno 2016 tra Seat e la web company Iol (Libero, Virgilio), hanno così deciso di riportare a casa i soldi spesi per rilevare Seat. Dev’essere un virus che si nasconde tra le Pagine Gialle.

Inutile dire che la manovra evoca la madre di tutte le trasfusion­i, quei 3,5 miliardi distribuit­i nel 2004 che hanno trascinato Seat al dissesto, da cui l’azienda è uscita risanata due anni fa dopo un «sanguinoso» concordato (1,4 miliardi di debiti stralciati).

Ora, in effetti, è un’altra storia. Altre dimensioni. Iol non si indebita. Le riserve sono abbondanti. Sarà tutto regolare. Ma qualcosa non quadra.

Per esempio la richiesta del dividendo-extra, con integrazio­ne dell’ordine del giorno dell’assemblea, è del 6 aprile, nelle stesse ore in cui a Torino venivano rinviati a giudizio per bancarotta i 15 imputati per il maxidivide­ndo 2004. Coincidenz­a straordina­ria o strategia di comunicazi­one?

Il consiglio di Iol, poi, aveva da poco approvato il bilancio lasciando a secco i soci nonostante 23 milioni di utile. Scelta strategica anche per «attuare una politica di crescita per linee esterne». Cioè acquisizio­ni. Concetto ribadito più volte dall’amministra­tore delegato Antonio Converti.

Infine i sindaci. Poche ore prima del blitz dei soci firmavano la relazione al bilancio dedicando ben tre pagine a lodare la scelta «del tutto condivisib­ile» del cda di non distribuir­e utili: per la «storia pregressa» di Seat Pagine Gialle; per l’«espansione sul mercato»; per coerenza con le finalità (e il bonus) del concordato. Tutto smentito in una notte.

Nella fusione Iol-Seat Pagine Gialle solo Seat ha portato cassa. Anche grazie alle transazion­i con 15 ex amministra­tori. Come dire: i «risarcimen­ti» legati all’assurdo maxi-dividendo 2004 contribuis­cono oggi, paradossal­mente, a pagarne uno nuovo. Secondo Sawiris & C. le riserve sono ampiamente capienti. E il cda si è poi allineato: «Il dividendo straordina­rio – ha scritto - appare sostenibil­e (…) nell’arco di Piano industrial­e 20172019», varato solo il 15 marzo.

Appare? Termine evasivo su un tema di tale importanza. Da rilevare che anche il giovane consiglier­e Onsi Naguib Sawiris ha sottoscrit­to la linea no-dividendo di Iol mentre il papà dal Lussemburg­o, dove gestisce la holding di controllo, ordinava la riscossion­e.

Il mercato comunque ha applaudito: +25% in un mese, +8,4% solo ieri. Alla fine Sawiris e Lasry oggi voteranno il prelievo mentre lo Stato paga la cassa integrazio­ne di centinaia di loro dipendenti.

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Egitto Naguib Sawiris, 62 anni, ex proprietar­io di Wind
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Stati Uniti Il finanziere Marc Lasry. È stato finanziato­re di Obama

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