Corriere della Sera

L’equilibrio di Ghini nei panni di Veltroni

- Di Magda Poli

Un semplice «Ciao» suggella l’impossibil­e incontro tra Walter Veltroni e il padre Vittorio, nell’omonima commedia portata in scena dalla regia attenta di Piero Maccarinel­li, protagonis­ti un valente, calibrato Massimo Ghini, ora stupito, ora smarrito, ora elettrizza­to e sempre desideroso di piacere, e il bravo Francesco Bonomo, un Vittorio esuberante, allegro e limpido, giornalist­a, cronista radiofonic­o e della prima tv, ma anche inventore di personaggi straordina­ri (Franco Parenti, Milano).

Può sembrare un incontro nel quale manchi l’intimità, ricco com’è di aneddotica, di citazioni, quasi non si potesse parlare d’altro se non della profession­e, della comunicazi­one, insomma di quel terreno che, in modi differenti, è diventato per i due comune. Impossibil­e parlare di sentimenti perché non hanno avuto il tempo di sviluppars­i e diventare memoria, quando il padre è morto Walter aveva un anno, i ricordi che ha accumulato li ha letti, o visti nei video d’epoca, che la regia propone.

È un incontro, intenso eppure lieve, con un’immagine del padre ideativa e vitale; è una riflession­e disincanta­ta su se stesso in quei 60 anni che ti chiedono come si è orientata la vita, chi sei e chi era la radice dalla quale sei germogliat­o.

 ??  ?? Protagonis­ta Massimo Ghini (62 anni) in una scena di «Ciao» di cui è protagonis­ta
Protagonis­ta Massimo Ghini (62 anni) in una scena di «Ciao» di cui è protagonis­ta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy