IL RETTORE DELLA LUISS PAOLA SEVERINO
portato a ideare un master post-universitario che partirà nel prossimo anno accademico. Sull’agroalimentare stiamo sviluppando con la Cina un progetto di legislazione comune sulla tutela della sicurezza alimentare, che in futuro potrà essere alla base di una piattaforma di e-commerce come sbocco di prodotti “certificati” italiani e cinesi. Per quanto riguarda il patrimonio culturale vorremmo attrarre studenti e professori e coinvolgere musei italiani e internazionali».
Cosa intende per convergenza con altre università?
«A parte il discorso generale, un esempio è il master in cybersecurity che stiamo organizzando: sono necessarie competenze multi-disciplinari da ingegneria a filosofia, da sociologia a economia e giurisprudenza. Per metterle insieme tutte occorre più di un ateneo: stiamo perfezionando accordi con la Sapienza. Il master partirà in dicembre».
La Brexit che effetti avrà?
«L’afflusso di studenti europei in Gran Bretagna dipenderà molto dalle condizioni d’iscrizione, che auspico restino immodificate. Gli atenei anglosassoni potranno poi “restare” in Europa se svilupperanno progetti con università del Continente. E in Inghilterra si guarda con grande attenzione anche all’italia. Motivo in più per fare “sistema”».
Come vede le ipotesi di vostra partecipazione all’area formazione de Il Sole 24 Ore?
«Un’integrazione può avere, a determinate condizioni, interesse progettuale».