Kelly ha fatto scudo alla sorella e alla nipotina con il suo corpo
Il sorriso Kelly Brewster, 32 anni
Èsempre più tenue la speranza di trovare ancora in vita Kelly Brewster, 32 anni, una delle 14 persone disperse nell’attentato di Manchester. Era al concerto con la sorella, Claire Booth, di 34 anni, per accompagnare la figlia undicenne di lei, Hollie, e stavano uscendo dall’Arena quando sono state investite in pieno dall’esplosione causata dal kamikaze. Nella mattinata di ieri Claire e la piccola Hollie sono state rintracciate in ospedale, dove hanno dovuto essere operate per le ferite subite, di Kelly non si ha invece ancora nessuna notizia ufficiale. «Ha fatto scudo alla bambina e a sua sorella con il corpo» ha raccontato a South West News uno zio delle due donne, Paul Dryhurst, al telefono da Sheffield, la città dello Yorkshire del Sud da cui provengono. «Stavano uscendo in fila indiana: Claire davanti, Hollie in mezzo, Kelly dietro. Quando la bomba è scoppiata l’impatto ha rotto la mandibola a Claire e le gambe a Holly. Sono in ospedale dove a entrambe hanno dovuto togliere schegge e bulloni dal corpo, erano ovunque». L’ordigno artigianale usato dal terrorista di Manchester infatti era pieno di chiodi, viti e pezzi di metallo destinati a causare quante più ferite possibili alle vittime. Subito dopo lo scoppio si sono perse le tracce di Kelly: «Claire ha raggiunto sua figlia Holly, ma quando si è guardata intorno non è riuscita a trovare Kelly — ha aggiunto Dryhurst —. L’hanno persa nella confusione che si è scatenata». A un giorno dall’attentato, però, Kelly risulta ancora dispersa: «Non abbiamo più saputo niente, e ci attacchiamo all’idea che nessuna nuova significhi buone nuove — ha detto lo zio —, più il tempo passa però e più la preoccupazione aumenta».