Robocop? Non è un film
Sull’attenti La presentazione del Robocop al Gulf Information Security Expo Nei piani della polizia di Dubai dovrà sostituire almeno il 25 per cento dei poliziotti umani entro il 2030 sul petto. Leggerà poi i vostri documenti e accetterà il pagamento delle multe. Il programma è di sostituire almeno il 25 per cento dei poliziotti umani con altrettanti robot entro il 2030. «Non hanno bisogno di assicurazione medica o addestramento, sono subito pronti a interagire con i residenti e con i milioni di turisti che camminano nelle nostre vie» ha precisato il poliziotto. Dal famoso film di Paul Verhoeven sono passati trent’anni ma il momento previsto è giunto. «È solo un primo passo perché entro una quindicina d’anni convivremo normalmente con i robot» dice Giorgio Metta, il padre del robot «iCub» dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. «In fabbrica — aggiunge — usciranno dalle gabbie in cui sono spesso confinati per lavorare vicino ai tecnici nelle operazioni più pesanti, mentre l’interazione col pubblico inizierà presto nei supermercati, negli hotel e nelle banche». I primi compiti saranno di sorveglianza, per passare in seguito al ruolo di accompagnatori nelle corsie dei grandi magazzini, spiegando e suggerendo, oppure tenendo per il braccio gli ammalati durante gli spostamenti negli ospedali o controllandoli nella notte. «Infine — aggiunge Metta — li accoglieremo in casa, e giocheranno con i nostri figli e li aiuteranno fare i compiti. I robot, ormai, sono usciti dalla fantascienza».