Colin Firth, l’italiano
L’attore chiede la doppia cittadinanza, l’ombra della Brexit «Vuole lo stesso passaporto di sua moglie e dei figli»
lo scorso autunno: il 28 ottobre, ai margini della presentazione alla Sapienza di Roma di una pellicola sul mondo del precariato, aveva detto che la Brexit sarebbe stata un problema per i giovani. E in una intervista a Grazia aveva spiegato che quando è stata votata al referendum, per lui «è stato strano: ho sentito una sensazione di isolamento. Ero esterrefatto e inorridito. E prego perché qualcosa ancora succeda per fermare questo scempio». Il Daily Mail cita pure un’altra intervista a un quotidiano austriaco in cui le parole dell’at-
Il magnate del Virgin Group Richard Branson
La scrittrice J.K. Rowling
L’attore Benedict Cumberbatch
L’attrice Emma Thompson tore sono ancora più nette: «Per me questo è un disastro di proporzioni inimmaginabili. La Brexit non ha un solo aspetto positivo. Molti miei colleghi, inclusa Emma Thompson, sono come me europei entusiasti e non possiamo crederci».
Mai troppo legato all’Inghilterra — di cui ha però assimilato i modi da perfetto gentiluomo (enfatizzati nel ruolo di Mr Darcy nello sceneggiato Orgoglio e pregiudizio andato in onda sulla Bbc nel 1995) — Colin Firth aveva dichiarato in più di un’occasione di aver avuto una vita da nomade, per via dei genitori docenti universitari. Il padre, in particolare, era consulente del governo nigeriano per l’educazione, e lì l’attore trascorse un periodo con i nonni quando era adolescente. Poi ci furono gli anni negli Usa, un periodo in Canada, i film in giro per il mondo e la seconda casa in Italia, con Livia.
Una volta raccontò di conoscere, del nostro Paese, più i supermercati e gli uffici postali che i musei e le chiese. Ma confessò anche il piacere di poter ammirare, con i figli, i capolavori di Caravaggio, di Piero della Francesca, di Michelangelo, e di apprezzare la nostra musica, dall’opera alle composizioni di Ludovico Einaudi. In tempi berlusconiani criticò il governo italiano, non all’altezza delle bellezze della penisola. Ma anche allora ammise che se avesse dovuto scegliere dove vivere, tra l’Inghilterra e l’Italia, non avrebbe avuto dubbi: i nostri pregi superano i difetti. Ci conforta.
@elvira_serra