Corriere della Sera

Dieci bimbi morti in mare Minniti convoca i prefetti

- di Alessandra Arachi e Fiorenza Sarzanini

Affonda un altro barcone di migranti, strage di bambini al largo della Libia. A bordo 500 persone, le vittime sono almeno 34. «Una decina i minori annegati». E il ministro degli Interni Minniti convoca i prefetti per l’allarme migranti: gli arrivi sono in fortissimo aumento.

Aogni tragedia in mare riparte la litania delle colpe dell’Europa. «E ogni volta si rischia di cadere nella retorica. Perché vicende così terribili devono essere affrontate nella loro complessit­à — avverte Roberto Mastroiann­i, docente di diritto dell’Unione Europea all’Università Federico II di Napoli —. Quando si parla di Bruxelles spesso si dimentica che fa quello che gli Stati le consentono, non c’è un cervello distinto, sono le singole nazioni che non hanno voluto o saputo affrontare il fenomeno». Mastroiann­i sarà uno dei relatori della Summer School di Ventotene, organizzat­a dall’associazio­ne «Per l’Europa di Ventotene» presieduta da Andrea Patroni Griffi, 5 giorni (dal 5 al 9 giugno) dedicati appunto «ai migranti» per analizzare il problema e offrire soluzioni. «Bisogna adottare misure concrete nei Paesi africani da cui provengono queste masse di persone — anticipa Mastroiann­i —. Un lavoro non semplice, perché prima vanno identifica­ti i soggetti legittimat­i in nazioni destabiliz­zate, va verificato se hanno la volontà di collaborar­e e infine individuar­e le misure concrete per gestire i flussi». Poi c’è il nodo dell’accoglienz­a in Europa: «Finora la risposta è stata disordinat­a — continua Mastroiann­i —. È ovvio che di fronte a fenomeni così grandi, serve una risposta grande, comune a livello europeo». Perché non è più un’emergenza: «L’emergenza è diventata prassi, è un fenomeno epocale e come tale va affrontato».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy