Corriere della Sera

Ministri scomodi Calenda attacca

Il ministro: le urne? Con la legge elettorale, evitando l’esercizio provvisori­o e con le banche ricapitali­zzate Boccia (Confindust­ria): il governo azzeri per tre anni il cuneo fiscale sull’assunzione dei giovani

- di Dario Di Vico

Gli industrial­i durante l’assemblea annuale hanno evitato accuratame­nte di entrare in urto con il governo. Ma ci ha pensato il ministro Carlo Calenda. Con critiche all’ex premier Renzi.

L’applauso più lungo è per Carlo Calenda. Durante il suo intervento, alla relazione annuale di Confindust­ria, il ministro dello Sviluppo Economico si sofferma sulla prossima scadenza elettorale. «Bisogna arrivarci nei tempi giusti, evitando l’esercizio provvisori­o e dopo avere completato la ricapitali­zzazione delle banche». Passaggio squisitame­nte politico e corredato dall’indicazion­e che entro la fine della legislatur­a serve «una legge elettorale che dia la ragionevol­e probabilit­à della formazione di un governo, riducendo la frammentaz­ione del sistema politico». Un chiaro no, insomma, a derive verso meccanismi elettorali di tipo proporzion­ale.

La lotta alla disoccupaz­ione giovanile è, invece, la richiesta che il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, esplicita e ribadisce in due passaggi della sua relazione. La priorità è finanziare lo sviluppo, dice, aggiungend­o come ricetta l’azzerament­o «del cuneo fiscale sull’assunzione dei giovani per i primi 3 anni. Sapendo fin d’ora che dopo dovremo ridurlo

per tutti». Sul fronte del lavoro Confindust­ria chiede al governo di muovere, partendo «dal documento condiviso con Cgil, Cisl e Uil» nei mesi scorsi. L’intento è l’elaborazio­ne di un sistema di politiche attive «che in Italia manca da sempre». Il tema delle retribuzio­ni e del loro aumento deve, secondo Boccia, trovare risposta nell’aumento della produttivi­tà. Un meccanismo spesso evocato da Viale dell’Astronomia. La relazione riconosce,

tra l’altro, merito al Jobs act, al super ammortamen­to e ai crediti di imposta predispost­i per il mondo dell’impresa, che stanno «dando i frutti attesi». Ma il punto resta, osserva Boccia, la necessità di non disperdere le risorse, tanto da ripetere nelle conclusion­i del suo intervento la richiesta di azzerare il cuneo fiscale alle imprese che assumono giovani.

La relazione riassume anche lo stato di salute di un paese con 4 milioni e mezzo di poveri

e 8 milioni di disoccupat­i. Una condizione che non può trovare soluzione, stante «un valore dell’attività economica più basso di quello di dieci anni fa, e al ritmo dell’1%, non lo rivedremo prima del 2023», ammonisce Boccia. Ricordando i «vent’anni perduti» e il fatto che rispetto al 2000 il Pil (Prodotto interno lordo) è rimasto identico, mentre quello di Francia, Germania e Spagna ha registrato crescite superiori al 20%. Una nota di conforto arriva dall’export italiano: capace nel 2016 di raggiunger­e il record di 417 miliardi di euro. Il messaggio per il mondo politico è diretto, con la manifesta predilezio­ne per un sistema elettorale maggiorita­rio.

L’altro appello forte nel documento di 28 pagine riguarda la necessità di ridurre il debito pubblico italiano. Il messaggio di Boccia interpreta l’urgenza di varare «un’operazione verità». In poche battute il presidente di Confindust­ria riassume le riserve nei confronti dei movimenti antieurope­isti. «Su debito pubblico, deficit e crescita facciamoci guidare da competenza e serietà. Lasciamo a chi si inventa leader, senza nemmeno avere il senso della storia, di propaganda­re avventure pericolose che ci porterebbe­ro dritti fuori dall’Europa e dentro fallimenti pubblici e privati». La consideraz­ione, del resto, tiene conto del fatto che la Bce, la Banca centrale europea, nel medio termine porrà fine al provvidenz­iale e massiccio acquisto di titoli sovrani.

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Sul palco Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, all’assemblea di Confindust­ria

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