Batteria più potente e circuiti di sicurezza Una bomba costruita da mani esperte
Una bomba in apparenza sofisticata, diversa da quelle impiegate a Parigi. Lo conferma il bilancio dell’attentato, lo spiegano gli esperti che hanno esaminato le foto di alcuni reperti nell’Arena di Manchester. Immagini diffuse in esclusiva dal New York Times. L’ordigno era probabilmente composto da un «guscio» di metallo infilato poi in uno zaino che Salman Abedi portava in spalla. Un dato che hanno ricavato dall’analisi della scena: il torso dell’uomo è stato trovato a diversi metri di distanza. E’ possibile che il terrorista abbia innescato l’esplosione davanti alla biglietteria con un dispositivo legato al polso sinistro, metodo spesso usato. Ma non ci sono certezze su questo aspetto: gli analisti affermano però che chi ha costruito la trappola voleva evitare incidenti e dunque ha usato una tecnica particolare. Di sicuro l’artificiere è una persona con esperienza. Altro punto interessante è la batteria, più potente di quelle solitamente utilizzate (costo 20 dollari). Recuperati i frammenti metallici che dovrebbero essere i «proiettili» aggiunti alla carica per ferire e uccidere.
Sono aspetti che indicano la presenza di complici preparati. Professionisti dell’eversione che vanno oltre le istruzioni reperibili online. Pochi giorni fa sembra che sulla Rete siano comparsi suggerimenti dell’Isis su come colpire un concerto. Meglio attaccare gli impianti con vie d’uscita non troppo ampie — affermavano — la confusione, le luci basse contribuiscono a provocare un maggior numero di vittime. Situazione che riporta alla strage di Orlando, in Florida, quando Omar Mateen prese di mira i clienti di un night club, colti di sorpresa nel locale, impossibilitati a muoversi, finiti in una trappola, tramutati in ostaggi. E di nuovo la propaganda eversiva ha catalogato l’operazione fornendo dati che volutamente non riportiamo ma che purtroppo non sono complicati da ottenere.
Queste disposizioni infatti non sono rare, gli estremisti hanno a loro disposizione un’intera «enciclopedia». Abu Musab al Suri, il padre dell’euro-jihadismo, ha scaricato sul web le sue lezioni, un vero corso composto da migliaia di pagine, piene di consigli pratici e ideologici. L’italo-libico Mohamed Game, autore del fallito attacco alla caserma Santa Barbara di Milano, nell’ottobre 2009, le aveva seguite con attenzione per prepararsi. Mossa obbligata visto che non aveva collegamenti con una fazione.