Concerti ed eventi con gli steward Il piano della polizia coinvolge anche la vigilanza privata
Gli organizzatori di concerti e altri eventi dovranno creare un servizio di steward proprio come accade in occasione delle partite di calcio. È una delle nuove disposizioni decise dal capo della polizia Franco Gabrielli e contenuta nella circolare diramata dopo la strage alla Manchester Arena. Non cambia il dispositivo, ma si intensificano le misure di protezione e soprattutto si amplia la partecipazione di tutti coloro che possono garantire sicurezza.
Gli analisti sono convinti che l’attacco contro la struttura piena di adolescenti rappresenti un ulteriore salto di qualità nella strategia di attacco dell’Isis. E anche il fatto che l’attentatore Salman Abedi avesse origini libiche rappresenta una novità che aumenta i timori degli apparati di intelligence. Non a caso il ministro dell’Interno Marco Minniti ha voluto sottolineare come «il link emerso con la Libia e il fatto che nell’attentato è stato utilizzato dell’esplosivo facendo presupporre una preparazione più complessa sono due questioni su cui abbiamo riflettuto e dobbiamo continuare a riflettere».
L’allarme è altissimo e Gabrielli lo sottolinea quando ribadisce che «per tutti gli eventi pubblici deve essere previsto il coinvolgimento degli organizzatori». E ieri la Camera ha
inserito nella legge di stabilità un emendamento della Lega che prevede l’addebito ai privati delle «spese del personale di polizia locale relative a prestazioni pagate da terzi per i servizi di sicurezza e polizia stradale quando gli eventi incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione del territorio dell’ente».
La linea imposta dal capo della polizia va oltre: affida alle forze dell’ordine tutti i servizi di controllo e verifica con ispezioni e bonifiche dei luoghi dove si svolgono gli eventi e agli organizzatori il compito di creare un servizio di vigilanza privata che si affianchi. Non a caso di parla di «gestione partecipata alla sicurezza» seguendo un modello che all’interno degli stadi di calcio ha fornito risultati molto efficaci.
Fondamentale viene ritenuta la pianificazione del dispositivo che dovrà prevede un’ampia area recintata proprio per evitare — come è successo a Manchester — che l’attacco possa avvenire all’esterno. Per questo potrà essere disposta l’ispezione delle auto e di tutti gli altri mezzi lasciati nei parcheggi. Ma anche un «filtraggio» affidato a metal detector fissi e mobili, cani antiesplosivo e tutte le altre apparecchiature di alta tecnologia che possano scongiurare al massimo i rischi per gli spettatori.