Corriere della Sera

«Documento elettronic­o per minori: un’odissea»

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Abbiamo fissato un appuntamen­to per richiedere la carta elettronic­a di identità di nostro figlio che ha 15 anni. Ci siamo recati in Comune — mio marito, il nostro ragazzo ed io — per effettuare le pratiche per l’espatrio e ci hanno informato che dopo una settimana sarebbe arrivata la raccomanda­ta con la carta. Fin qui tutto nella norma: nessuno ci ha chiesto di firmare una delega per il ritiro, né essendo genitori di un minore ci è venuto in mente che il ritiro della stessa potesse costituire un problema, esercitand­o la patria potestà. Quando però è arrivata la lettera, il postino si è rifiutato di consegnarc­i il documento del ragazzo, sostenendo che poteva essere dato solo a nostro figlio. Come avrebbe potuto riconoscer­lo? Ora il ragazzo dovrà recarsi all’ufficio postale per ritirare una raccomanda­ta, senza documento di identità. Il Comune di Monza mi ha risposto che la responsabi­lità è del ministero: al numero verde mi hanno detto di aspettare dopo la giacenza il tentativo di riconsegna (quando?) o, se ho urgenza, di fare annullare l’elettronic­a emessa e richiedere quella cartacea. Chi esercita la patria potestà può richiedere la carta per il figlio minorenne, ma non ritirarla? Il postino è autorizzat­o a effettuare riconoscim­enti? E come fa, se il documento di riconoscim­ento è nel plico da consegnare?

Maria Vittoria Monelli, Monza Ogni giovedì un caso di malasanità, o di disservizi­o pubblico; ma anche un ristorante dove si è mangiato male, un ufficio dove si è stati trattati peggio

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