Corriere della Sera

Abbinament­i

- di Cesare Rimini

Atavola con i pensieri, le emozioni, i ricordi dei piatti di casa e le spezie segrete, quelle che muovono i sentimenti.

Tutto questo in un libro Sentimenti da «assaggiare» (Imprimatur). La stupefazio­ne è senza fine. Gli autori Enrico Smeraldi, professore emerito di Psichiatri­a all’Università San Raffaele di Milano e Francesco Fresi, psicoterap­euta che si occupa di disturbi emotivi, legano i sentimenti, tredici, alle spezie. A ciascun sentimento la sua spezia. Quasi una cadenza armonica o disarmonic­a: gelosia e peperoncin­o; pudore e papavero; estasi e noce moscata; amore di sé e la vaniglia; tradimento e curry; invidia e wasabi.

Il grande gioco per vincere la vita insipida non finisce perché vicino a ogni sentimento-spezia c’è una ricetta. Così si scopre che il peperoncin­o è la spezia gelosa e la ricetta è quella della «salsa caliente». Il papavero piega la testa e le sue gote rosse mostrano timidezza e pudore e la ricetta è la torta al limone ai semi di papavero. Il curry è come il tradimento e la ricetta è costolette Tredici spezie per tredici sentimenti: estasi e noce moscata; invidia e wasabi d’agnello e fantasia di verdure al curry. Le ricette sono a cura di Silvia Ranzi, si legge che «ha viaggiato in Europa, Asia e Stati Uniti, impegnata a salvare il mondo dal cattivo gusto». Vien voglia di collaborar­e scherzosam­ente a questo libro poliedrico e di raccontare la lite, per fortuna solo ideologica, che c’è tra città e paesi per una ricetta, per un piatto di grande tradizione che tocca il cuore e i sentimenti.

Per fare i tortelli di zucca, ci vuole mostarda e il sapore di amaretto? Una controvers­ia che divide le città. Mantova ritiene di essere capitale e si sostiene che ci fosse una dispensa pontificia per mangiare i tortelli alla Vigilia di Natale, giorno di magro, nonostante il burro profuso.

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