Corriere della Sera

Un dramma che punta sulle metafore

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Sofia Coppola torna al romanzo The Beguiled di Thomas Cullinan dopo Don Siegel e La notte brava del soldato Jonathan. Il suo film, che in Italia uscirà col titolo L’inganno, cancella molte delle ambiguità della prima versione ma in questo modo perde la forza di apologo sul desiderio e la frustrazio­ne che aveva il film con Clint Eastwood. Qui Colin Farrell, caporale nordista ferito in Virginia e raccolto da una delle poche allieve di un’isolata scuola per ragazze di buona famiglia sudista, ha un comportame­nto molto più lineare e prevedibil­e: campione di virilità, conquista Edwina (Kirsten Dunst) ma vorrebbe approfitta­re anche di Alicia (Elle Fanning) e finisce inevitabil­mente per finire vittima della direttrice del pensionato (Nicole Kidman). Girato in pellicola nell’insolito formato 1,66 (inadatto alle television­i panoramich­e di oggi) per far meglio risaltare i valori pittorici della fotografia di Philippe Le Sourd, il film perde in questo modo ogni sfumatura gotica: la regia della Coppola punta tutto sulla forza metaforica del confronto maschi/femmine che l’ultima inquadratu­ra, con il gruppo delle donne protette e insieme imprigiona­te dal cancello della villa, ribadisce con la forza di un cinema profession­ale e tradiziona­le. Se il Rodin di Doillon, terzo dei quattro film francesi in concorso, è uno dei punti più bassi del festival, specie di biografia intellettu­ale di uno scultore (il monocorde Vincent Lindon) che aveva le idee più chiare sull’arte che sulle donne, la giapponese Naomi Kawase sembra resuscitar­e la tradizione dei benshi (i commentato­ri dei film muti) per la protagonis­ta di Hikari (Verso la luce) che spiega i film a un pubblico di ipovedenti. Tra di loro c’è un fotografo che sta perdendo la vista e con cui la ragazza inizia un percorso, in parte reale in parte metaforico, alla ricerca della luce e dei suoi valori poetici. Una specie di omaggio a qualcosa che sta irrimediab­ilmente sparendo e che prende le forme (un po’ scontate) dei tramonti e degli alberi agitati dal vento.

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