Bonolis istituzionale tra il calore del live e il gelo dello studio tv
Il caldo e il freddo. La passione e il distacco. Uno scarto inevitabile: quello tra il live del concerto che trasferisce le emozioni in diretta e quello dello studio (quasi un acquario, con le sue pareti di vetro) con Paolo Bonolis costretto a fare il pesce per condurre la serata. Da una parte musica e canzoni che sono storia collettiva e memoria condivisa; dall’altra interviste ingessate, a partire da quella con
Vasco perché il rocker è un animale da concerto, rende di più quando canta che quando parla. È una formula quasi impossibile da armonizzare quella del ping pong tra il palco e lo studio, tra le canzoni in diretta e le parole in differita. Vasco ha scelto Bonolis per la serata su Rai1 perché deve aver individuato nel conduttore il suo alter ego televisivo, anche se Bonolis non è uno da vita, ma piuttosto da camicia spericolata, visto l’azzardo multicolor che indossa. Alla serata manca però l’ironia che è la cifra che lo contraddistingue, il tratto che fa di Bonolis un numero uno. È un Bonolis istituzionale, radiofonico, ingabbiato, non per colpa sua, dall’impossibilità di colmare il divario tra il live della musica e la differita degli interventi. Per una questione di diritti (uscirà un dvd con il concerto integrale) qua e là si perde l’esperienza dal vivo, quella fatta di sudore e canotte, dell’erba scolorita del prato e dell’erba percepita nell’aria, la marea umana di carne, topless e canti. Ma del resto se lo spettatore pretendeva di vedere tutto doveva comprarsi il biglietto (almeno di quei cinema che hanno trasmesso l’evento). Poi però basta la telecamera che stacca su Vasco e subito tutto si annulla, emerge la sensazione di partecipare a un evento epocale, che segna un prima e un dopo questo muro di 220 mila persone. Così, al netto dei professionisti del malumore, forse ha avuto ragione chi è rimasto sul divano anziché sul prato. Perché nella «Instagram society», diciamolo, il concerto commentato su Twitter e Facebook alla fine risulta più realistico in televisione.