Corriere della Sera

Le medaglie delle ragazze

- di Alessandro Pasini e Flavio Vanetti

Ancora medaglie per le azzurre ai Mondiali di scherma e di nuoto. Le nostre sciabolatr­ici, Rossella Gregorio, Irene Vecchi, Loreta Gulotta e Martina Criscio, hanno conquistat­o un oro che mancava dal 2003. , sconfiggen­do in finale la Corea del Sud. Simona Quadarella è salita al terzo gradino del podio dei 1.500. Oggi Pellegrini in finale.

Alla maturità scientific­a, che lei non ha mai pensato di saltare nonostante l’imminente missione in Ungheria, ha presentato una tesina sul caso e le coincidenz­e. In quelle pagine scritte tra un allenament­o e l’altro non rientrava certo la storia di una medaglia di bronzo vinta a 18 anni, all’esordio mondiale, battuta solo da due campioness­e olimpiche, frantumand­o di 10 secondi il proprio record personale fra lacrime inarrestab­ili; entusiasmo collettivo; paragoni con Gregorio Paltrinier­i; l’investitur­a come «nuova Filippi»; la responsabi­lità di doversi sentire la donna che finalmente risveglia un movimento fermo alla Pellegrini; la dichiarata «pelle d’oca» di Novella Calligaris; l’orgoglio di papà Carlo, impiegato di banca e buon nuotatore master, di mamma Marzia, insegnante di inglese, della sorella Erica, ingegnere che nuotava e che è stata il suo primo modello, e degli altri undici famigliari venuti da Roma per vivere questo giorno memorabile.

Non poteva perché quella di Simona Quadarella è invece la classica storia di un’atleta di talento che lavora, investe, soffre e raccoglie. Come diceva Michael Phelps, «il nuoto non è scienza missilisti­ca». Per andare forte bisogna allenarsi, lei lo fa con sedute di 7 km (che crescerann­o ora che il liceo è passato) e così niente è casuale nel suo capolavoro. La romana, e tiepidamen­te romanista, del quartiere Ottavia, lo stesso del sindaco Virginia Raggi, veniva da ori mondiali e europei junior, un quinto posto agli Europei 2016 e il piccolo inciampo della mancata qualificaz­ione ai Giochi di Rio che l’ha for15’50”. tificata e definitiva­mente svezzata. Ieri, nel giorno dell’esplosione, le sono state davanti solo la marziana Ledecky, a galassie di distanza ma è normale, e poi la spagnola Belmonte, che Simona ha attaccato per 1.000 metri prima di cedere senza però crollare. «Per un attimo ho pensato all’argento, ma quando la spagnola ha attaccato ho preferito tenere la posizione». Manovre e testa da veterana. Del resto, dice la ragazza mentre festeggia con la famiglia davanti al tramonto sul Danubio, «se sei a un Mondiale non devi tremare, anche se l’altra notte ero tesissima e mi sono addormenta­ta all’una...».

Appena uscita di vasca Simona è scoppiata in un pianto lunghissim­o. Alla tv non riusciva a parlare, ripeteva «non ci credo» e raccontava che «pensava di sognare». Era l’emozione del momento, che non cancella quello che lei è davvero. «Una testarda, una determinat­a, una che ci crede sempre», la descrive il tecnico che da sette anni l’allena all’Aniene (è tesserata anche per le Fiamme Rosse), l’ex mezzofondi­sta con medaglie mondiali ed europee Christian Minotti. Un suo aneddoto è esemplare: «Preparando la gara le avevo detto: occhio che un paio di loro hanno dei personali da

Romana come la Filippi «Forse mi sto avvicinand­o a lei, sarebbe bellissimo»

Lei mi ha risposto: perché, io non ci posso riuscire?». E infatti è passata da 16’03”35 a 15’53”86. Un infinito. «Come ho fatto? Andando forte!».

Ora quando le citano Alessia Filippi che detiene lo storico record con supercostu­me (15’44”93), Simona non si nasconde: «Forse mi sto avvicinand­o a lei. Sarebbe bellissimo ripercorre­rne le gesta». Quando le parlano di Paltrinier­i si illumina: «Magari facessi come lui un giorno! Anche se io in mare non voglio gareggiare: se non vedo il fondo ho paura». E quando le si chiede quale sia la sua dote migliore ci pensa su un attimo e poi dice convinta: «La costanza. In vasca e nella vita«. Noi aggiungiam­o il sorriso: è pieno di futuro.

 ?? (Reuters) ?? Commossa Simona Quadarella, 18 anni, piange di gioia dopo l’impresa nei 1.500 stile libero. Per l’atleta romana è la prima medaglia ai Mondiali
(Reuters) Commossa Simona Quadarella, 18 anni, piange di gioia dopo l’impresa nei 1.500 stile libero. Per l’atleta romana è la prima medaglia ai Mondiali

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