Il potere speciale di stilisti e sarti è la visione stereoscopica
Anche gli stilisti (e i sarti) hanno un super-potere: una vista d’aquila che consente loro, per esempio, di essere dell’80 per cento più accurati nel calcolare la distanza fra sé e gli oggetti e del 43 per cento più bravi nello stimare la distanza degli oggetti fra loro.
Lo ha dimostrato uno studio svizzero su Scientific Reports secondo cui in questi professionisti la visione stereoscopica, che permette di fondere le informazioni bidimensionali da ciascun occhio per avere una visione 3D, è particolarmente sviluppata. «Forse dipende dall’abilità necessaria al lavoro con ago e filo — spiega Adrien Choqualche pin, autore della ricerca —. A differenza di quanto si credeva, gli studi hanno mostrato che chirurghi, dentisti e medici in generale non hanno una vista 3D più acuta; i pittori invece hanno in media una visione stereoscopica peggiore, ma ciò li aiuta a esprimersi meglio nelle due dimensioni della tela».
È il caso di Rembrandt, che secondo uno studio pubblicato tempo fa sul New England Journal of Medicine era un pò strabico e grazie a ciò incapace di percepire bene la profondità; agli studenti d’arte del resto viene insegnato a chiudere un occhio per guardare il soggetto di un disegno.
«Comprendere i meccanismi che portano a una visione stereoscopica migliore — dice Chopin — potrebbe aiutare loro, ma soprattutto chi soffre di occhio pigro: si stima che circa il 10 per cento della popolazione abbia qualche problema nel vedere in 3D, il 5 per cento non percepisce affatto la profondità dello spazio».
In che cosa brillano Entrambi sono dell’80 per cento più accurati nel calcolo di distanze fra sé e gli oggetti