Caos informatico: arriva la proroga per lo spesometro
L’Agenzia delle Entrate: sistema disponibile da oggi, fatture accettate fino al 5 ottobre
La piattaforma telematica per la trasmissione delle fatture all’Agenzia delle Entrate, bloccatasi venerdì per un «buco» nel sistema informatico, torna in funzione da oggi. L’Agenzia, anche su pressione dei commercialisti, ha comunque deciso di concedere una proroga: le fatture potranno essere inviate fino al 5 ottobre.
La piattaforma telematica via web di trasmissione delle fatture all’Agenzia delle Entrate, bloccata venerdì sera dopo la scoperta di un «buco» nel sistema che permetteva la libera consultazione dei dati fiscali di tutti i contribuenti interessati, tornerà accessibile solo oggi. Nel frattempo però l’Agenzia, messa sotto pressione dai commercialisti, ha deciso una proroga delle scadenze per la presentazione delle fatture telematiche del primo semestre: dovevano arrivare entro il 28 settembre, ma saranno accettate fino al 5 ottobre.
Se presentate entro quella data, le comunicazioni delle fatture per lo «spesometro» verranno considerate «tempestive» e non sanzionate, ma gli uffici dell’Agenzia valuteranno la possibilità di non applicare sanzioni alle comunicazioni che contengono solo errori materiali, o che siano state presentate dopo il 5, ma entro il 12 ottobre.
D’intesa col governo, che a quegli adempimenti sulla fattura elettronica lega anche un gettito 2017 di 2 miliardi di euro, la proroga è stata firmata ieri sera dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, «in considerazione dei dizare sagi intervenuti». Il servizio web «Fatture e corrispettivi» è sospeso dal 22, dopo la scoperta della vulnerabilità del sistema. Oggi sarà ripristinato, ma senza alcune funzioni: non sarà possibile modificare i dati delle fatture inserite, visualiz-
le notifiche di esito delle fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva e quelle relative ai corrispettivi.
La Sogei, che gestisce il sistema telematico, non ha ancora consegnato a Ruffini la relazione dettagliata sull’accaduto chiesta immediatamente dopo il blocco, e non è ancora chiara la natura del problema. Anche se tutto depone per un errore originario di progettazione del software, e non per un incidente di percorso o la caduta temporanea delle protezioni.
Anche il Garante per la privacy e la Commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria vogliono vederci chiaro. Il presidente della Commissione, Giacomo Portas, ha convocato per mercoledì sia Ruffini che i vertici della Sogei. I commercialisti chiedevano una proroga dei termini al 15 ottobre, e l’esclusione delle sanzioni per le comunicazioni tardive.