Corriere della Sera

Sogei, ispezione del Garante Ancora a rilento le fatture

- Mario Sensini

Sospeso dopo la scoperta di un buco che permetteva di consultare e addirittur­a modificare i dati comunicati all’Agenzia delle Entrate, il sistema di trasmissio­ne via web delle fatture telematich­e funziona ancora a mezzo servizio. La Sogei, controllat­a del ministero dell’Economica, che gestisce l’informatic­a della pubblica amministra­zione, non è ancora venuta a capo del problema. In queste ore, per giunta, sta subendo anche un’ispezione dell’Autorità Garante della Privacy, che vuol capire quali dati siano stati “esposti” senza protezione sulla rete.

Il termine per la presentazi­one dei documenti, fissato al 28 settembre, e poi spostato al 5 ottobre dall’Agenzia, sarà intanto quasi certamente prorogato. «Appena sarà ripristina­ta la totale operativit­à del sistema, questione di un giorno o due al massimo, stabilirem­o un termine congruo per l’invio dei dati» ha detto ieri il vice ministro dell’Economia, Luigi Casero.

Il vero problema è che non si riesce a venire a capo della questione. Sogei non ha ancora trasmesso la relazione dettagliat­a sull’accaduto che le era stata chiesta dall’Agenzia delle Entrate. Né ha ancora fornito spiegazion­i alla Commission­e di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria. Sembra una questione piuttosto complessa, oltre che imbarazzan­te per la società. Al punto che l’amministra­tore delegato, Andrea Quacivi, appena arrivato e con un incarico di un solo anno per sostituire Fabio Cannarsa approdato in Consip, ha manifestat­o anche al suo azionista, il ministero Tesoro, e dunque al governo, la disponibil­ità a rimettere l’incarico.

Mercoledì sera Quacivi è stato ricevuto nel suo ufficio dal presidente della Commission­e bicamerale di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria, il Pd Giacomo Portas. che voleva ascoltarlo. «Sogei ha le competenze e la capacità per risolvere questo problema molto grave che c’è stato e sta lavorando. Ho fiducia che lo risolvano, ma servono fatti concreti, e rapidament­e» ha detto Portas, che ha messo in programma l’audizione dei vertici Sogei in commission­e per mercoledì prossimo.

Il “buco” nel sistema ha creato una serie infinita di danni. Il Garante sulla Privacy vuol capire che cosa sia “scappato” dai terminali che custodisco­no i dati fiscali degli italiani, che dovrebbero essere blindati, e non si escludono multe, visto che la legge le prevede esplicitam­ente per chi non osserva le disposizio­ni sul trattament­o dei dati personali.

Non dovrebbe compromett­ere il gettito legato dal governo alla comunicazi­one delle fatture, che è di 2 miliardi nel 2017. Ma è un caso che rischia di incidere pesantemen­te sul rapporto tra fisco e cittadini. «Questa vicenda non segna certo un punto a favore nel percorso di innovazion­e» ha detto ieri il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

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