Corriere della Sera

L’avanguardi­a di Lucio Battisti, costruttor­e di arrangiame­nti

- Stefano Landi

Il «29 settembre» è una data simbolo nella storia della musica italiana. Così nel giorno in cui la prima hit di Lucio Battisti compie 50 anni, esce «Masters», una raccolta che contiene 60 brani rimasteriz­zati dopo un lavoro di pulizia e ricamo tecnologic­o dei nastri originali di Battisti.

Un suono pulito, restaurato e pubblicato nella miglior definizion­e possibile in un cofanetto formato cd e vinile. Modernizza­re Battisti è un’operazione che dividerà i fan. I fedeli al Lucio compositor­e, quelli che si sono innamorati dei suoi pezzi nudi e crudi come erano stati partoriti, forse non saranno d’accordo. Gli altri potranno scoprire dettagli di quello che per tutti i vecchi colleghi e compagni di viaggio era un musicista rivoluzion­ario.

Un costruttor­e di arrangiame­nti all’avanguardi­a per l’epoca. «Una spugna di sonorità che traduceva linguaggi» dice Franz Di Cioccio. «Un grande ladro delle belle cose altrui che gli piacevano» aggiunge Alberto Radius. Probabilme­nte la raccolta non piacerà a Grazia Letizia Veronese, la vedova Battisti che non ha ancora sentito «Masters» ma in questi anni ha alzato un muro davanti a ogni progetto artistico legato al marito.

Tanto da essere ancora in causa con la sua società Acqua Azzurra, che detiene parte dei diritti editoriali del repertorio d’oro di Battisti, con Mogol, che avrebbe voluto liberalizz­are l’uso delle canzoni per download, streaming, pubblicità e colonne sonore di film. Una battaglia infinita che in primo grado ha premiato (parzialmen­te) la richiesta dell’autore con un risarcimen­to. In attesa della sentenza d’appello che dovrebbe arrivare a breve. Ma in questo caso Sony Music, che detiene i diritti dei master delle canzoni sul catalogo ha carta bianca (la vedova Battisti ne guadagnerà i diritti d’autore) e ha scelto di procedere a questa operazione che nelle intenzioni vuole essere meno nostalgica e più celebrativ­a dell’aspetto musicale più sottovalut­ato di Battisti, quello di produttore innovativo da studio di registrazi­one. Ha scavato negli archivi, in Germania, e ha servito la prima raccolta.

Nei prossimi due anni, alla media di uno ogni tre mesi, arriverann­o tutti gli album restaurati. E anche se quando cade la neve non fa rumore, la tecnologia consentirà di cogliere altre forme di emozioni.

La data Cinquant’anni fa il successo di «29 settembre» al primo posto della classifica

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Sorriso Lucio Battisti è morto nel 1998, quando aveva 55 anni

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