Corriere della Sera

L’ Italia del volley delude ancora: Europeo finito L’Olanda vince facile in tre set

- Eleonora Cozzari

Le donne hanno un problema con il potenziale. Il loro. E con il futuro. Sempre il loro. Perché se sono tre edizioni che l’Italia vince il Mondiale under 18 sfornando talenti come Valentina Diouf e Caterina Bosetti prima e Paola Egonu e Alessia Orro oggi, a un certo punto questo talento si deve concretizz­are. E invece l’Italia esce dagli Europei per la terza volta consecutiv­a ai quarti di finale e a parte la Diouf — che ha saltato l’estate azzurra per recuperare alcuni problemi fisici — le altre erano tutte in campo contro l’Olanda a beccare un 3-0 da far venire i brividi (17-25, 20-25, 13-25). Così Davide Mazzanti è il quarto allenatore negli ultimi quattro Europei che non porta medaglie alla causa azzurra. «Ci giocavamo tutto in questa partita — dice il c.t. — e la nostra identità invece non si è vista. Peccato finire così questa estate fantastica, ma deve servirci da lezione. Non vedo l’ora di tornare a lavorare con questo gruppo nel 2018. Le ragazze hanno sposato un progetto coraggioso e in questi mesi lo hanno valorizzat­o. Non lasciatevi ingannare dalla partita di ieri. Avrei pagato per allenarle altri tre giorni».

Che sia stata un’estate molto positiva per la Nazionale femminile è vero. Le azzurre hanno centrato la qualificaz­ione ai Mondiali 2018 a maggio, quando giocavano insieme da una manciata di giorni e hanno vinto la medaglia d’argento al Grand Prix ad agosto. Peccato non aver potuto lottare per un podio europeo. Adesso però Mazzanti ha finito il «bonus». La Federazion­e non gli aveva messo pressione per questo torneo, ma ha l’obbligo di una medaglia tra due anni, quando anche le giovani campioness­e under 18 di oggi (Enweonwu, Pietrini,

Mazzanti/1 In questa partita ci giocavamo tutto e la nostra identità non si è vista Mazzanti/2 Peccato finire così questa estate fantastica, ma deve servirci da lezione

Farh) saranno aggregate alla Nazionale maggiore. Perché non andare sul podio per quattro Europei consecutiv­i non rispecchia il valore del movimento femminile italiano. Senza dimenticar­e che il prossimo anno ci sono i Mondiali. Il capitano Cristina Chirichell­a (oro agli Europei under 18 nel 2011, tanto per capirci) è sicura del futuro. «Noi non siamo queste. Essere eliminate dopo una prestazion­e del genere fa malissimo. Ma è il primo anno di una lunga serie, siamo fiduciose dei nostri mezzi».

Contro l’Olanda, dove Mazzanti ritrova Lucia Bosetti, si eclissa completame­nte la sorella Caterina. Emergono così tutte le fragilità di una squadra che è arrivata all’Europeo senza due pedine determinan­ti come Ofelia Malinov e Myriam Sylla. Le azzurre hanno pagato l’assenza di Malinov nella qualità del gioco: cambiare il palleggiat­ore a pochi giorni da una manifestaz­ione è quanto di peggio ci possa essere nella pallavolo. E Mazzanti è evidente che non si fidi completame­nte di Alessia Orro. Per Bonitta era un talento su cui puntare. Poi i Giochi di Rio e questa estate da gregaria l’hanno messa da parte. Non è stata aiutata neanche dalla ricezione azzurra, poche volte precisa. Ricezione e attacco che hanno gli stessi volti, quelli delle sorelle Bosetti. E qui il peso della seconda assenza: Miriam Sylla. Averla significav­a guadagnarc­i in potenza. Perché non può fare tutto Paola Egonu. L’opposto dell’Italia ha forza e talento, ma non può essere l’unica a mettere giù i palloni. Ora si aspettano le giovani campioness­e under 18 appena sfornate. Se il potenziale e il futuro si mettono finalmente d’accordo.

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(Ipp) Delusione La grinta delle pallavolis­te azzurre non è bastata con l’Olanda

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