Corriere della Sera

Scontro sul bilancio del Campidogli­o I revisori lo bocciano, la rabbia dei 5 Stelle

Il giudizio sui conti: non veritieri. Ma la responsabi­le dei controlli: troppa enfasi sul nostro giudizio

- Alessandro Trocino

Nel dicembre del 2016, diedero «parere non favorevole» al bilancio di previsione 2017-2019. Ieri hanno scritto che il bilancio consolidat­o del Comune di Roma «non è veritiero e non è corretto». Pareri espressi dall’Oref, Organismo di revisione economico e finanziari­a (che già bocciò un bilancio della giunta Marino), ai quali i 5 Stelle reagiscono così: «Sono attacchi politici». Linea che qualcuno varca, lanciando accuse alla presidente Federica Tiezzi, accusata (con un altro membro) di essere «indagata per bancarotta fraudolent­a», di rilasciare «troppe interviste» e di essere moglie di «un ex esponente dell’Udc».

Federica Tiezzi ci spiega: «Non c’è nessun procedimen­to a mio carico, ma c’è l’accusa di un vecchio cliente. Sono cose che succedono in questo campo: sapesse quanti ce ne sono di indagati per bancarotta». E il marito dell’Udc? «Non è più impegnato in politica da molti anni, fa l’architetto».

L’accusa verso la giunta è di non aver rappresent­ato «in maniera veritiera e corretta la reale consistenz­a economica, patrimonia­le e finanziari­a» del bilancio consolidat­o, che comunque è stato approvato in serata dall’assemblea comunale. L’assessore Gianni Lemmetti parla di «giudizi politici». Seguito a ruota da Alfonso Bonafede: «Ci aspettavam­o una relazione, non un parere, che non è richiesto per legge. Questo è un messaggio che diamo a tutta la burocrazia romana: non pensino di fermarci». Laura Castelli chiede le dimissioni della Tiezzi.

Un punto a favore della giunta lo segna l’intervento del ragioniere generale del Campidogli­o, che ritiene «non giustifica­bile il giudizio» Oref. La Tiezzi replica: «Non capisco tanto clamore, in passato abbiamo dato giudizi ben più negativi. C’è troppa enfasi: noi abbiamo riconosciu­to il lavoro svolto dagli uffici». Scrivere che un bilancio «non è veritiero» non è una carezza: «L’attività di conciliazi­one dei saldi tra Comune, Ama e Atac è in fieri ma non è finito. Ma un bilancio consolidat­o deve dare una fotografia dello stato delle cose e così non è. Questo non significa che la giunta non possa andare avanti». La si accusa anche di ingerenze politiche. «Noi siamo tre revisori scelti a sorte da un albo dalla prefettura. Io sono di Rieti, gli altri due di Frosinone e Latina. Ricordo a tutti, anche all’assessore Lemmetti, che siamo un organo tecnico».

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