Conflitto tra Italia e Francia Lo stupratore torna libero
Era stato condannato a 13 anni e sei mesi per un doppio stupro a Treviso. Ne ha scontati solo sei e a causa di un cavillo che oppone Italia e Francia, legato alle modalità del mandato d’arresto europeo, è tornato in libertà ed è sparito. Cesar Aguirre Zuluaga, colombiano, nel 2011 aveva abusato di una studentessa. Dopo 11 giorni era stato arrestato Oltralpe. Su di lui gravava però anche un’altra condanna per stupro, ma la Francia aveva concesso l’estradizione solo per il primo reato. Così ha potuto evitare di scontare tutta la pena. In metrò Edgar Bianchi, 39 anni, ripreso dalle telecamere della fermata Segesta a Milano mentre entra utilizzando un abbonamento: così gli investigatori sono risaliti al suo nome e all’indirizzo sono esperienze isolate»: Bollate appunto, poi due anni di esperimento a Rebibbia (ma il finanziamento è finito proprio adesso), qualcosa a Piacenza, in futuro Pavia. Eppure l’Italia ha in teoria recepito l’articolo 13bis della Convenzione di Lanzarote, che ad esempio pone a carico degli Stati la necessità di uno specifico trattamento psicologico per i condannati per sfruttamento sessuale dei minori. E soprattutto i risultati una strada indicano: in 12 anni, su 248 condannati trattati in carcere dall’équipe di Giulini, 8 hanno ricommesso un reato sessuale. E se da 3 anni anche gli imputati (prima ancora delle sentenze) possono chiedere di essere trattati, qui i casi di recidiva sono sinora 3 su 350.