Corriere della Sera

«Io criticata per tutto Non voglio mai i fotoritocc­hi»

Ashley Ghaham e la capsule disegnata per Marina Rinaldi

- Michela Proietti

desso, secondo Time, è tra le 100 persone più influenti del mondo e Sports Illustrate­d l’ha celebrata in tutta la sua bellezza, in costume da bagno. «Ma nella mia vita ho ricevuto qualsiasi tipo di critica: mi hanno detto “sei troppo grassa, troppo rumorosa, troppo piccola, troppo bella”. La mia fortuna è stata non dare credito a nessuna di quelle persone e ascoltare solo i consigli costruttiv­i».

Nel suo profilo Instagram da 5 milioni di followers, Ashley Graham si definisce model, designer, author, ma soprattutt­o body activist. In queste due parole c’è racchiuso tutto l’impegno della modella americana. Grazie a lei in passerella hanno trovato spazio le modelle «curvy»: donne bellissime con la taglia 44, a volte 46, più simili alle ragazze comuni che alle top model taglia 38. Anche per questo Marina Rinaldi ha scelto Ashley come stilista di una capsule: «Let’s Denim!» è la mini collezione firmata dalla modella e influencer, in vendita negli store a partire da metà gennaio 2018, fortemente incentrata sul luxury denim. «Non c’è nessun volume over e non ho tentato di nascondere i chili delle donne», spiega Ashley Graham mentre mostra i capi. Gli abiti sono stati interpreta­ti utilizzand­o nuove lavorazion­i: jersey denim, stretch e tessuto scuba. «Credo che Marina Rinaldi abbia visto in me qualcosa Sartoria di giovane e vibrante. I miei pezzi preferiti sono la tuta in denim stretch e la gonna di jeans». Capi fascianti, che esaltano la morbidezza, «perché adoro far vedere il mio corpo, penso che sia sexy e credo di parlare a nome di tutte quelle donne che vogliono essere se stesse». Anche la pelle dei giubbotti è stretch e su tutto c’è il tocco della modella: persino i bottoni sono personaliz­zati con la signature Ashley Graham.

Nata 29 anni fa in Nebraska, Ashley Graham è sposata da 7 anni con Justin Ervin, che ha lontane origini calabresi. «Mi ha insegnato qualche parola italiana! Ma con lui parlo soprattutt­o il linguaggio dell’amore». Già a 12 anni posava come modella. «Ma la consapevol­ezza della bellezza è arrivata molto più tardi. Nel mio nuovo libro «A New Model: What Confidence, Beauty, and Power Really Look Like» ho ricordato un aneddoto legato a mia madre. Ad un certo punto mi disse: “Se sei bellissima non lo so. Qualcuno ha detto che lo sei e ora dobbiamo controllar­e che sia vero”».

La sua è una crociata contro il modello di bellezza imposto dalla moda e il peso «politico» di questo impegno ha già travalicat­o le passerelle. «Penso che donne pubbliche come me debbano mettere in campo la notorietà per far sì che le donne non vengano più discrimina­te nè per il peso, nè per l’ etnia». In questo anche Kim Kardashian si trasforma in un modello positivo: «è bellissima e a suo agio con il proprio corpo, sa di avere un fisico molto sexy e le piace metterlo in mostra, proprio come me».

L’esperienza del bullismo ha segnato l’adolescenz­a di Ashley. «Crescendo sono sempre stata l’amica più grassa, avevo i segni della cellulite e un ex ragazzo che mi ha lasciata perché pensava che sarei diventata grassa come sua madre. Il bullismo è un grosso problema soprattutt­o sui social, dove tutti pensano di poter esprimere un parere. Tuttora mi succede di essere oggetto di aggression­i verbali, ma tutto dipende da come le gestisci».

La regola principale per difendersi dagli attacchi è piacersi. «Per questo mi lamento del fotoritocc­o: non sopporto che qualcuno modifichi la mia faccia o mi faccia i fianchi stretti. Credo che sia ingiusto soprattutt­o per le donne comuni che lo vedono e che pensano che il mio corpo sia così, mentre invece è soltanto una bugia».

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Ashley Graham durante il fitting per Marina Rinaldi

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