Corriere della Sera

La vera rivoluzion­e oggi? L’ufficio che fa le veci della casa

Nel prossimo «Living», la nuova tendenza: confini sempre più sottili tra impiego e vita privata

- Peppe Aquaro

Dal co-working al co-living. Dal posto in cui si lavora rispettand­o spazi ed esigenze altrui, alla casa nella quale trascorrer­e la giornata: lavandosi, cucinando e soprattutt­o lavorando. E non stiamo parlando del futuro dell’abitare. Prendiamo Duncan Campbell, che fa di profession­e il creativo e vive a Londra, a due passi da Camden Square. Perché lui? Un giorno, Duncan ha incontrato Charlotte Rey: stessi gusti ed idee. La partner ideale con la quale poter lavorare. Sì, ma dove? «A casa mia!», le ha detto subito Campbell, mostrandol­e pareti verdi, cuscini e passamaner­ia ricamata.

Ma di storie dove il coworking si sposa con il vivere insieme è pieno zeppo il nuovo numero di Living — in edicola dal prossimo mercoledì, 4 ottobre, a 2 euro, con il Corriere della Sera — nel quale, pagina dopo pagina, è sempre più chiaro dove si voglia andare a parare. «Se le case fanno le veci dell’ufficio, l’ufficio fa di tutto per rassomigli­are alla casa», scrive Francesca Taroni, direttrice di Living.

E se la casa è vicina al mare o immersa nella natura, ancora meglio. Hanno voltato le spal«casa le alla città (Barcellona), il designer Joan Lao e sua moglie, l’artista Adalina Coromines. «Le città sono interessan­ti, ma abbiamo sentito un richiamo alla purezza», confessa la coppia che vive e lavora sotto lo stesso tetto. Nel nome di un Rinascimen­to progettual­e del sentirsi a casa.

Persino in albergo. Le stanze di Casa Fantini, il boutique hotel sul Lago d’Orta, rappresent­ano benissimo questo mood domestico. Tra elementi naturali (acqua, pietra e legno) che Piero Lissoni ha saputo plasmare secondo una progettual­ità rilassata, o da sensibile», per dirla alla Mathieu Lehanneur (nel nuovo Living si parla anche di lui e del suo staff dello studio parigino). Un posto, quindi, più da anima che da business.

A proposito, avete presente Joe Gebbia, che con Airbnb ha rivoluzion­ato l’ospitalità? Bene, Living (che si aggiorna su www.living.corriere,it) è andato a casa sua, lo ha messo in copertina e ha scoperto un piccolo, grande segreto: l’open space di San Francisco non è sul suo celebre sito. Alla faccia della condivisio­ne.

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Fino a novembre L’installazi­one The Oracle of Lacuna di Heather Hart allo Storm King Art Center di New Windsor

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