Corriere della Sera

Detersione, il protocollo è questo

Prima regola: sbagliato sottovalut­arla. Dal latte ai robottini: quali prodotti usare e come farlo

- Di Rossella Burattino rburattino@corriere.it

l primo gesto antietà? La pulizia del viso. Un atto indispensa­bile, un passo chiave verso la bellezza. I pori respirano meglio liberati dalle impurità (smog e make up) permettend­o la rigenerazi­one delle cellule. Così, aumenta l’ossigenazi­one e la funzionali­tà dell’epidermide contro i danni del tempo. Purtroppo, la detersione è una delle pratiche beauty che le donne fanno meno bene. Spesso trattano la faccia come uno straccio vecchio, hanno fretta, non usano i prodotti nella giusta succession­e e applicano peeling senza criterio. Secondo il rapporto 2017 di Cosmetica Italia le lozioni tonificant­i, le salviette struccanti e i prodotti per le impurità hanno subito un calo di vendite. Uno dei motivi? Non sono utilizzati nel modo adeguato. Mentre, «i detergenti vanno scelti in maniera mirata e a seconda della sensibilit­à», chiarisce Corinna Rigoni, dermatolog­a e presidente Donne Dermatolog­he Italia.

Il latte detergente è un’emulsione fluida e preserva il naturale film idrolipidi­co protettivo della pelle. Rispetto ai saponi tradiziona­li assicura una maggiore tollerabil­ità perché scioglie i residui di trucco, il sebo e lo sporco senza seccare. «Prepara alle fasi successive del trattament­o di pulizia — spiega — e si applica con i polpastrel­li o con dischetti di cotone idrofilo eseguendo piccoli movimenti circolari dal centro del viso verso l’esterno, fino al collo. Alla sera, rimuove le impurità, al mattino, invece, elimina le cellule dello strato corneo». Un gesto tipico, dopo l’uso del latte detergente, è l’applicazio­maquillage ne del tonico: soluzione a base acquosa e idroalcoli­ca. Asporta quel che resta del latte e toglie l’untuosità in eccesso lasciando la pelle fresca e compatta. Basta inumidire un dischetto e picchietta­re sulla faccia senza strofinare. Chi non rinuncia a sciacquars­i il viso può «sostituire l’acqua del rubinetto con una termale», ricorda il medico. «Per il contorno occhi serve uno struccante idoneo alla zona, in grado di sciogliere il senza la necessità di sfregare l’area. Funziona l’acqua micellare», anche se non è molto utilizzata in Italia. Contiene molecole di tensioatti­vi che si riuniscono a formare delle piccole sfere. Questi agglomerat­i eliminano le impurità. Può essere arricchita con sostanze funzionali idratanti e lenitive, ma anche da estratti naturali di piante e minerali (lasciare i dischetti di cotone imbevuti sopra le palpebre per qualche secondo). «A differenza degli altri prodotti, pulisce in profondità senza intaccare la barriera idrolipica che difende la pelle, non contiene sapone, alcol, agenti coloranti e parabeni». Si usa in sostituzio­ne del latte e del tonico? «Sì e aiuta a regolarizz­are la produzione di sebo, per questo va bene a prescinder­e dallo struccarsi ed

L’errore È una delle pratiche beauty che le donne fanno meno bene: troppa fretta Come alla spa Device a ultrasuoni per pulizia profonda, effetto antiage e massaggio rassodante

esiste per ogni tipo di pelle».

Una volta a settimana va fatto uno scrub, crema con granuli: elimina le cellule cornee e le impurità superficia­li. «Se la vostra pelle è delicata si consiglia il gommage», si lascia in posa e poi si «sgomma via» con le dita. Dopo aver pulito bene il viso, ci si prepara a ulteriori trattament­i: «Fate bollire l’acqua in un pentolino ed esponete il viso al vapore per 20 minuti con un panno sul capo — suggerisce Rigoni —: i pori si dilatano e anche una maschera (soltanto a pelle detersa) avrà più effetto». Ultimi passaggi: idratare e nutrire: «È importante dare il giusto apporto d’idratazion­e e di sostanze nutritive alla pelle, sempre». Infine, «Efficaci come un trattament­o da Spa, i robottini: device a ultrasuoni che assicurano pulizia profonda, effetto antiage e massaggio rassodante».

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