Corriere della Sera

La mia fantasia erotica? Una voce alla radio

- Di Greta Sclaunich

nnamorarsi di qualcuno senza averlo mai visto. Succede e di esempi ce ne sono tanti: da Rossana conquistat­a dalla poesia di Cyrano de Bergerac a Emmi e Leo, i due protagonis­ti del romanzo «Le ho mai raccontato del vento del Nord», che iniziano per sbaglio una corrispond­enza via email finendo per innamorars­i. Letteratur­a e cinema (come scordare «C’è posta per te» dove i protagonis­ti intratteng­ono una corrispond­enza sentimenta­le via chat sotto pseudonimo senza sapere che nella vita vera non solo si conoscono ma sono pure rivali) ci hanno abituati a considerar­e l’ipotesi di invaghirsi della prosa di uno sconosciut­o. Senza stupircene: in fondo il successo di siti e app di dating si basa (anche) sulla disponibil­ità a discutere con qualcuno senza averlo mai visto. Succede di avere una sbandata per una voce. Un caso più raro: forse perché a voce non si riflette, non si cancella, non si misurano le parole. Si è, inevitabil­mente, se stessi con tanto di colpi di tosse, intercalar­i, accento e pause. È per questo che la storia di Tiffany, 54 anni (che trovate questa settimana sulla rubrica #sessoeamor­e http://27esimaora. corriere.it/sessoeamor­e/), mi ha incuriosit­a: in parte perché si è invaghita di una voce, in parte perché tale è rimasta. Niente incontri bollenti, niente passaggio dal virtuale al reale. Lei, a dire il vero, avrebbe voluto. Però non è successo e tutto sommato, non se ne lamenta: da questa cotta, iniziata ascoltando un programma alla radio e finita con una telefonata hot (dopo mesi di suoi messaggini), ci ha guadagnato una fantasia erotica che definisce inossidabi­le. È poi così importante se non si concretizz­erà mai in un incontro vero e proprio?

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