Corriere della Sera

«Zte è leader del 5G L’Italia? Un’occasione»

- Fabio Savelli

I ritardi sulla rete ultraveloc­e? «Un’opportunit­à». La copertura a singhiozzo dello standard 4G per la telefonia mobile in diverse parti del Paese? «Il divario digitale ci avvantaggi­a. Non c’è dubbio. Soprattutt­o per le nostre strategie a lungo termine». Gli esuberi annunciati dalla rivale Ericsson? «Pronti a ricollocar­e molti, ad assumere ingegneri e a trovare competenze sul mercato». Hu Kun, amministra­tore delegato per l’Europa di Zte, delinea un’altra campagna cinese in Italia nel settore degli apparati per le telecomuni­cazioni. Dopo l’ingresso nel nostro Paese di Huawei ormai diversi anni fa anche il colosso Zte sta aprendo sedi ovunque. Ha fissato a Milano, a due passi dalla stazione Centrale, il quartier generale europeo. L’anno scorso si è aggiudicat­o la supercomme­ssa da quasi un miliardo di euro per la rete unica di supporto ai servizi della società Wind3, nata a seguito della fusione tra i due operatori. Ora sta lavorando allo sviluppo del prossimo standard tecnologic­o per la telefonia mobile: il 5G. Di cui Zte è leader mondiale, perché è stata la prima a realizzare test sperimenta­li in Cina su una velocità di traffico dati superiore ad 1 gigabit al secondo. Kun è bravo a schivare le domande più insidiose. Sulla dialettica tra Tim e Enel sulla fibra (Open Fiber) e sugli investimen­ti sulla rete ultraveloc­e dice di «guardare con attenzione alle strategie del governo». Segnala che l’Italia è in ritardo, almeno rispetto alla media europea. Ma ha un grandissim­o capitale umano e «buoni margini di sviluppo». Ecco perché i cinesi sono arrivati da noi in massa. Se Huawei ha scommesso sulle onde radio «Zte sta investendo il 13% dei propri ricavi in ricerca». Per mantenere il vantaggio tecnologic­o. Che sta avvitando la svedese Ericsson, costretta ad annunciare tagli alla forza lavoro in tutto il mondo. Così i cinesi sono diventati i leader mondiali negli apparati di rete. «Siamo ormai aziende globali, non conta il passaporto», dice Kun. L’unica ricetta per sfuggire alle aggregazio­ni (vedi Nokia che ha inglobato Alcatel-Lucent). L’Italia è il Paese-pilota del loro dominio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy