Corriere della Sera

Domenica in... casa Parodi

Le sorelle Cristina e Benedetta star del pomeriggio di Rai1 «Un sogno che si realizza, ci vedrete in una veste inedita»

- Renato Franco

Domenica in si trasforma in Casa Parodi. Dai tempi delle gemelle Kessler (oggi ci sarebbe qualcuno pronto a eccepire, gambe tedesche che rubano il lavoro a gambe italiane) non si vedevano due sorelle insieme nello stesso programma. Qui poi ancora di più, quattro ore di conduzione in coppia.

Cristina e Benedetta, una ex volto del tg5, l’altra ex di Studio aperto, sette anni di differenza (vince Cristina 52 a 45). È stata la più piccola a fare la sfacciata e lanciare la proposta «indecente»: «Le ho chiesto spudoratam­ente se poteva pensare a uno spazio per me dedicato alla cucina». Cotto, mangiato. Proposta accettata e soprattutt­o allargata: «È sempre stato un sogno poter lavorare insieme, ne parlavamo da tempo, ho colto la palla al balzo — aggiunge Cristina —. A quel punto bisognava osare di più e pensare a una conduzione in coppia: se hai due sorelle te le devi giocare bene».

Le sisters promettono di mostrarsi anche in veste inedita. Lo spettro delle Kessler (di nuovo) che aleggia: non è che vi vedremo pure ballare e cantare? «Non so fino a che punto ci spingeremo, ma siamo due a cui piace divertirsi, porteremo anche il nostro vissuto, la nostra complicità scherzosa».

Danno immagini opposte: Cristina composta e riservata, fino a essere scambiata per algida. Benedetta esuberante ed estroversa, fino a essere scambiata per molesta. Riflesso sbagliato. La verità è un’altra: «Io sono quella rock ‘n’ roll — avverte Cristina —, sono appena andata al concerto dei Rolling Stones, esco spesso, mostre, teatri, sfilate, non sto mai ferma». «Io sono più da musica classica — conferma Benedetta —, a me piace stare a casa con la copertina sul divano, sono fondamenta­lmente pigra». Famose loro, famosi pure i mariti. Cristina è Lady Gori, inteso come Giorgio, un passato in tv (tra i fondatori della casa di produzione Magnolia ed ex direttore di Canale 5 e Italia 1), un presente da sindaco di Bergamo. Benedetta è Lady Caressa, inteso come Fabio, volto e voce del calcio su Sky. A tavola si parla di pallone, politica o television­e? In Sorrisi Benedetta (45 anni) e Cristina Parodi (52). In famiglia c’è anche un fratello più grande, Roberto (54) coro: «A tavola parla il Caressa». E la tv? «Giorgio sbadiglia e si distrae dopo tre minuti se parliamo di television­e».

Dal 15 ottobre dunque insieme su Rai1: «La linea editoriale — riprende «la Cri» come la chiama la sorella — è quella di riportare in tv le domeniche di un tempo, un intratteni­mento per famiglie con spazi dedicati alla musica, interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, anche attualità ma sempre con la cifra del sorriso piuttosto che il taglio dell’angoscia». Aggiunge «la Bene»: «Una Domenica in fatta di serenità e allegria, anche con ospiti curiosi che magari non si vedono in altre trasmissio­ni». L’idea è quella — domestica appunto — di Casa Parodi, con «vicini» come Claudio Lippi e Adriano Panatta a far parte della squadra.

Gli ascolti non sono fonte d’ansia, Benedetta ci ride su: «Io vengo da canali che fanno share bassissimi, per me sarà comunque un successo straordina­rio». Dall’altra parte c’è Barbara D’Urso, con il suo modo più irruente di fare television­e: «È un intratteni­mento diverso, il pubblico avrà la possibilit­à di scegliere. Barbara è bravissima — spiega Cristina —, il suo è un modo che funziona, noi non siamo capaci

I contenuti «Vogliamo che il nostro programma sia pieno soprattutt­o di musica, serenità e allegria»

di fare quel tipo di television­e, ma non ce lo chiedono nemmeno». Impossibil­e scalfirle: «Non abbiamo mai litigato, Cristina poi è molto accomodant­e, è difficile discutere con lei». Una gelosia, un’invidia anche piccola? Un po’ di veleno tra sorelle? «Niente, nemmeno la gelosia quando è arrivata Benedetta: per il mio carattere più morbido io ero la figlia preferita (in famiglia c’è anche un fratello più grande, Roberto ndr), lei era la rompiscato­le che scalpitava».

Per strada chi è la più fermata? «I ragazzini fermano la Bene, le signore fermano me. Gli uomini tutte e due». Tutto equamente diviso, manco su questo possono litigare.

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