Enable e Dettori, una coppia da record a caccia dell’Arc
Ippica: Frankie corre per cancellare il leggendario Piggott e per diventare l’unico a vincere 5 volte a Parigi
Sborsare 120.000 euro solo per poter far galoppare oggi a Parigi la sua purosangue inglese di 3 anni Enable nel 96° Prix de l’Arc de Triomphe da 5 milioni di euro sui 2400 metri dell’ippodromo di Chantilly, non è stato un gran problema per il principe Khaled Abdullah, 70enne miliardario (in dollari) esponente della famiglia reale dell’Arabia Saudita. Ma quei 120.000 euro sono un biglietto d’ingresso anche al sogno del fantino Lanfranco «Frankie» Dettori, che a quasi 47 anni oggi supera il record di partecipazioni all’Arc del leggendario jockey inglese Lester Piggott (29 contro 28), e che vincendo diventerebbe l’unico fantino nella storia a vantarvi 5 trionfi.
Contro Enable, che prima ha strapazzato le coetanee nelle Oaks di Epsom e poi disperso anche i maschi di ogni età ad Ascot nella Corsa della Regina, scende in pista persino la geopolitica. Nel senso che, se Usa e Cina sperimentarono la diplomazia del ping-pong, sull’ippica si proietta invece il boicottaggio praticato dall’asse Arabia Saudita-Emirati Arabi Uniti-Egitto nei confronti del Qatar accusato di finanziare il terrorismo. Così oggi a Parigi, nella gara che proprio il Qatar sponsorizza, non solo sarà al via il cavallo francese Cloth of Favoriti Frankie Dettori in sella a Enable alle Oaks di Epsom (LaPresse) Star, portacolori del primo ministro degli Emirati, lo sceicco dubaiano Maktoum, ma rivale della favorita «saudita» sarà un alfiere proprio dell’emiro al Thani del Qatar, il cavallo Brametot laureato del Derby francese. E un match tra Enable e Brametot sarebbe anche un duello tra italiani, perché, se su Enable sale Dettori, in sella a Brametot monta con la metà dei suoi anni Cristian «er sorcio» Demuro, primatista italiano nel 2012 (264 successi stagionali) prima di emigrare in Francia.
Fra i 18 al via non si rassegna però il magnate nipponico dei videogiochi Haijime Satomi, che a Parigi fa trasvolare il n.1 dei cavalli giapponesi, Satono Diamond. E l’allenatore irlandese Aidan O’Brien, perno dell’industria stalloniera Coolmore, capace nel 2016 di piazzare tre suoi allievi ai primi tre posti, oggi schiera addirittura un quartetto capitanato dal terzo di un anno fa, il fondista Order of St.George.
Il blasone dell’Aga Khan resiste con il sangue blu di Zarak, cocco di mamma Zarkava a segno nell’Arc 2008, mentre gli eredi dell’armatore greco Stavros Niarchos con il cavallo Ulysses sfidano Enable quasi in famiglia: un figlio del sommo stallone irlandese Galileo (appunto Ulysses) contro una nipote (Enable) dello stesso Galileo.