Chi va a letto tardi e dorme poco è più spesso incline a rinviare
Chi non è abbastanza capace di governare le tentazioni e i comportamenti conseguenti, potrebbe trovarsi a dormire un numero di ore insufficiente, per la tendenza al continuo rinvio del momento in cui andare a letto. È una forma di procrastinazione che viene studiata in maniera sempre più attenta, anche per le ripercussioni sulla salute.
Oltre a problemi di funzionamento della memoria e alle difficoltà di concentrazione che seguono una o più notti di sonno insufficiente, sul lungo periodo può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o disturbi mene» tabolici, come il diabete.
Uno studio realizzato da psicologi olandesi guidati da Floor Kroese del Department of clinical and health psychology della Utrecht University ha dimostrato che una scarsa capacità di autoregolarsi è un’importante causa del ritardo nell’andare a letto, rispetto a quello che sarebbe un orario compatibile con il proprio orario di risveglio e gli impegni della giornata seguente.
«Le persone con ridotta capacità di autoregolarsi sono tipicamente più sensibili alle distrazione e alle tentazioni provenienti dall’ambiente, mentre sono meno proiettate verso i loro obiettivi di lungo termi- dicono i ricercatori.
Ma la relazione tra la poca inclinazione a regolarsi e il sonno è ancora più articolata.
Infatti, sulla base della sua ricerca, che ha coinvolto un campione di oltre 2 mila persone, il gruppo olandese ritiene che una volta che si dorma ripetutamente a un numero ridotto di ore, si diventa progressivamente meno capaci di assumere decisioni e quindi, in una sorta di circolo vizioso, ancora più esposti al rischio di tirare tardi la sera, anche quando si è molto ben consapevoli che la mattina dopo ci si dovrà alzare presto.