Gianfranco Beltrami
Medico dello sport; vicepresidente nazionale Federazione medico sportiva italiana alle domande sulla medicina dello sport all’indirizzo
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a pallavolo è probabilmente lo sport più praticato a livello femminile e tra gli uomini è secondo solo al calcio. Per anni è stato il gioco ricreativo e formativo scolastico per eccellenza. A livello amatoriale può essere praticato da tutti, anche se di norma lo si impara da piccoli.
Quali sono le principali caratteristiche?
«La pallavolo è divertente per chi gioca, ma anche molto piacevole da guardare. È infatti uno degli sport più spettacolari, grazie ai tanti gesti tecnici e ai numerosi schemi di gioco che la caratterizzano. La partita spesso di vince più con la tattica che con le abilità fisiche dei singoli componenti della squadra. A livello fisico è uno sport aerobico/anaerobico alternato che prevede scatti e salti e chiama in causa gran parte dei gruppi muscolari sia delle gambe, sia della parte superiore del corpo. I fondamentali di gioco sono essenzialmente cinque: la battuta, la ricezione in bagher, l’alzata in palleggio, la schiacciata e il muro. La presenza di gesti tecnici così vari richiede una specializzazione di ruolo» riferisce Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello sport e vicepresidente nazionale della Federazione medico sportiva italiana.
Che tipo di benefici comporta?
«Fa bene al corpo e alla mente. Da una parte, trattandosi di uno sport di squadra ha il vantaggio di favorire la socializzazione, la coesione e il rispetto delle regole. Oltre a tonificare i principali gruppi muscolari, migliora diverse qualità come per esempio la coordinazione, il controllo del corpo, l’agilità e l’esplosività.
Per la sua componente aerobica ha molte altre ricadute positive: favorisce la riduzione della pressione arteriosa e della frequenza dei battiti del cuore, migliora la contrattilità del muscolo cardiaco, aiuta a ridurre lo stress e a controllare ansia e depressione, aumenta la capacità respiratoria e la resistenza, è utile per mantenere la linea e aiuta a dimagrire, se associata a una dieta adeguata».
Per chi è indicata?
«La pallavolo è uno sport adatto sia ai ragazzi sia alle ragazze, ma sono proprio queste ultime che lo prediligono. Bambini e bambine dai cinque anni in avanti possono iscriversi al minivolley, in cui vengono utilizzati palloni più piccoli e reti più basse. Spesso anche gli adulti vi giocano a livello amatoriale senza difficoltà. Non ci sono particolari controindicazioni, ma non è certo lo sport adatto per chi ha problemi muscoloscheletrici o articolari, vista la grande sollecitazione di caviglie, ginocchia, braccia, spalle e dorso. Alcuni ruoli, come la battuta e la schiacciata, comportano un carico asimmetrico, per cui, se si dedicano molte ore alla pallavolo sin da piccoli, può essere utile un allenamento compensatorio per dorso, braccia e colonna, allo scopo di favorire uno sviluppo più armonico».
Comporta qualche rischio?
«Trattandosi di uno sport molto dinamico, che richiede movimenti veloci e salti continui, non sono rare le distorsioni della caviglia, i problemi alle ginocchia (per esempio il “jumper knee” o ginocchio del saltatore, un’infiammazione del tendine rotuleo) e i traumi alle dita delle mani. Per ridurre il pericolo di infortuni, è utile associare all’allenamento specialistico anche esercizi propriocettivi, di stabilizzazione del core (il “corsetto muscolare” del corpo costituito da addominali e altri muscoli profondi che proteggono e sostengono la colonna vertebrale), per l’equilibrio e, infine, lo stretching».