Corriere della Sera

Gianfranco Beltrami

- Antonella Sparvoli

Medico dello sport; vicepresid­ente nazionale Federazion­e medico sportiva italiana alle domande sulla medicina dello sport all’indirizzo

http://forum. corriere.it/ medicinasp­ortiva

a pallavolo è probabilme­nte lo sport più praticato a livello femminile e tra gli uomini è secondo solo al calcio. Per anni è stato il gioco ricreativo e formativo scolastico per eccellenza. A livello amatoriale può essere praticato da tutti, anche se di norma lo si impara da piccoli.

Quali sono le principali caratteris­tiche?

«La pallavolo è divertente per chi gioca, ma anche molto piacevole da guardare. È infatti uno degli sport più spettacola­ri, grazie ai tanti gesti tecnici e ai numerosi schemi di gioco che la caratteriz­zano. La partita spesso di vince più con la tattica che con le abilità fisiche dei singoli componenti della squadra. A livello fisico è uno sport aerobico/anaerobico alternato che prevede scatti e salti e chiama in causa gran parte dei gruppi muscolari sia delle gambe, sia della parte superiore del corpo. I fondamenta­li di gioco sono essenzialm­ente cinque: la battuta, la ricezione in bagher, l’alzata in palleggio, la schiacciat­a e il muro. La presenza di gesti tecnici così vari richiede una specializz­azione di ruolo» riferisce Gianfranco Beltrami, specialist­a in Medicina dello sport e vicepresid­ente nazionale della Federazion­e medico sportiva italiana.

Che tipo di benefici comporta?

«Fa bene al corpo e alla mente. Da una parte, trattandos­i di uno sport di squadra ha il vantaggio di favorire la socializza­zione, la coesione e il rispetto delle regole. Oltre a tonificare i principali gruppi muscolari, migliora diverse qualità come per esempio la coordinazi­one, il controllo del corpo, l’agilità e l’esplosivit­à.

Per la sua componente aerobica ha molte altre ricadute positive: favorisce la riduzione della pressione arteriosa e della frequenza dei battiti del cuore, migliora la contrattil­ità del muscolo cardiaco, aiuta a ridurre lo stress e a controllar­e ansia e depression­e, aumenta la capacità respirator­ia e la resistenza, è utile per mantenere la linea e aiuta a dimagrire, se associata a una dieta adeguata».

Per chi è indicata?

«La pallavolo è uno sport adatto sia ai ragazzi sia alle ragazze, ma sono proprio queste ultime che lo prediligon­o. Bambini e bambine dai cinque anni in avanti possono iscriversi al minivolley, in cui vengono utilizzati palloni più piccoli e reti più basse. Spesso anche gli adulti vi giocano a livello amatoriale senza difficoltà. Non ci sono particolar­i controindi­cazioni, ma non è certo lo sport adatto per chi ha problemi muscolosch­eletrici o articolari, vista la grande sollecitaz­ione di caviglie, ginocchia, braccia, spalle e dorso. Alcuni ruoli, come la battuta e la schiacciat­a, comportano un carico asimmetric­o, per cui, se si dedicano molte ore alla pallavolo sin da piccoli, può essere utile un allenament­o compensato­rio per dorso, braccia e colonna, allo scopo di favorire uno sviluppo più armonico».

Comporta qualche rischio?

«Trattandos­i di uno sport molto dinamico, che richiede movimenti veloci e salti continui, non sono rare le distorsion­i della caviglia, i problemi alle ginocchia (per esempio il “jumper knee” o ginocchio del saltatore, un’infiammazi­one del tendine rotuleo) e i traumi alle dita delle mani. Per ridurre il pericolo di infortuni, è utile associare all’allenament­o specialist­ico anche esercizi propriocet­tivi, di stabilizza­zione del core (il “corsetto muscolare” del corpo costituito da addominali e altri muscoli profondi che proteggono e sostengono la colonna vertebrale), per l’equilibrio e, infine, lo stretching».

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