Corriere della Sera

Le donne nuovo bersaglio degli estremisti

- Di Fiorenza Sarzanini fsarzanini@corriere.it

PSEGUE DALLA PRIMA

oi era stato esplicito: «Con la volontà di Dio, distrugger­emo la Croce, conquister­emo la vostra Roma e prenderemo le vostre donne». Una minaccia che con il trascorrer­e del tempo è evidenteme­nte diventata strategia di attacco. Poco più di un mese fa, il 19 agosto, un marocchino è entrato in azione a Turku, in Finlandia. Ha ucciso a coltellate una signora di 67 anni e una ragazzina di 15, ha ferito due svedesi e un’italiana. La matrice terroristi­ca è apparsa subito chiara così come l’obiettivo. «Puntava solo le donne», ha dichiarato il portavoce della polizia. I fondamenta­listi hanno sempre mostrato disprezzo per le donne. Le testimonia­nze di chi è stata rapita e tenuta prigionier­a a Daesh rivelano la ferocia di questi individui per i quali le femmine sono soltanto oggetti da picchiare, seviziare, stuprare. Non si salvano nemmeno le ragazze che sposano la loro causa. Nonostante gli analisti avessero più volte messo in guardia, molte giovani tedesche, britannich­e e italiane hanno intrapreso il viaggio senza ritorno. Quanto accaduto ieri a Marsiglia rivela nuovamente la selezione del bersaglio: due donne vittime di una furia cieca e assurda. È un ulteriore salto di qualità che non deve essere sottovalut­ato in quell’attività di prevenzion­e che certamente non può garantire il massimo livello di sicurezza ma può selezionar­e e proteggere in maniera più accurata gli obiettivi. E dunque quei luoghi, prime fra tutte le scuole, che le donne frequentan­o. I posti dove vivono e lavorano.

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