Corriere della Sera

Lombardi sul caso Raggi «Il nostro codice è chiaro, se condannata deve lasciare»

L’esponente 5 Stelle in corsa per la Regione: il Lazio non è solo Roma

-

«Il nostro codice è molto chiaro, ogni eletto deve rispettarl­o». Roberta Lombardi, a Fonte Nuova — a due passi da Roma — per un evento sul suo chiodo fisso, il «legame con il territorio», non parla volentieri della richiesta di rinvio a giudizio per falso di Virginia Raggi. Ma risponde così quando le si chiede che cosa potrebbe accadere in caso di condanna della sindaca.

Un anno fa, di questi tempi, la sindaca di Roma fu messa in guardia proprio dalla deputata Cinque Stelle sul ruolo di Raffaele Marra in Campidogli­o. Fu «lalombardi», come ormai la chiamano tutti, la prima a definire l’ex fedelissim­o di Raggi Roberta Lombardi, 44 anni, deputata M5S, ex presidente del gruppo parlamenta­re alla Camera per abuso di ufficio c’è stata una richiesta di archiviazi­one, ora ne resta in piedi una e saranno i giudici ad esprimersi, aspettiamo».

Nel Movimento c’è chi, come lei, chiede l’osservanza delle regole e chi il codice preferisce interpreta­rlo.

«Dico solo che tutto questo gran parlare quando si è trattato di Sala non c’è stato, ma siamo abituati ormai...».

E sulla corsa alla Regione Lazio? Teme l’effetto Raggi sulla sua candidatur­a e sulla corsa del Movimento?

«Sarò schietta: degli errori sono stati commessi, lo ha ammesso la stessa sindaca in passato, ma sbagliare è umano, d’altro canto il lavoro avviato dalla giunta capitolina e dai consiglier­i ha prodotto risultati positivi».

È bastato un tweet di Paola Taverna («Una domanda ai

 ??  ?? Nel Movimento
Nel Movimento

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy