Corriere della Sera

Cartelle rottamate fino a giugno 2017

L’ipotesi di allungamen­to della sanatoria, attesi 1-1,5 miliardi. Oggi scade la seconda rata

- Enrico Marro

ROMA Scade oggi il pagamento della seconda rata della «rottamazio­ne» delle cartelle Equitalia, mentre non è esclusa una puntata bis dell’operazione per riammetter­e nella sanatoria parte delle domande scartate, recuperare coloro che non hanno aderito e magari si sono pentiti, e anche quelli che sono decaduti perché hanno versato in ritardo la prima rata. Ma soprattutt­o non è esclusa una rottamazio­ne bis, cioè la possibilit­à di sanare le cartelle notificate nei primi tre o sei mesi del 2017. L’ipotesi è allo studio in vista della preparazio­ne della prossima manovra di bilancio.

Del resto, il successo dell’operazione, che potrebbe portare nelle casse dello Stato almeno un miliardo e mezzo in più dei 7,2 miliardi di euro preventiva­ti dal governo nel biennio 2016-17, e la necessità di reperire risorse fresche per finanziare le misure a sostegno della crescita che verranno varate a metà mese con la legge di Bilancio 2018, suggerisco­no allo stesso esecutivo di puntare su una riedizione della fortunata rottamazio­ne, alla quale hanno aderito oltre un milione di contribuen­ti. Dalla nuova sanatoria potrebbero infatti arrivare 1-1,5 miliardi di euro.

Ma cominciamo da quella in corso. Oggi scade appunto il pagamento della seconda rata. Il termine previsto dalla legge era il 30 settembre, ma essendo caduto di sabato, c’è tempo fino a primo giorno lavorativo successivo. Chi non paga o lo fa in ritardo perde i benefici della sanatoria. In questi casi l’Agenzia delle Entrate riprenderà le normali procedure di riscossion­e, senza sconti su interessi e sanzioni. Si può pagare in molti modi. In banca, presentand­o allo sportello il bollettino Rav ricevuto dall’Agenzia. Via Internet banking, collegando­si al sito del proprio istituto di credito e utilizzand­o il servizio per il pagamento dei Rav. La domiciliaz­ione bancaria con addebito diretto sul conto corrente è invece possibile solo se la richiesta alla propria banca è stata presentata almeno 20 giorni fa, cioè entro il 12 settembre. Sarà bene, comunque, controllar­e che la banca abbia adempiuto al mandato. Si può pagare anche agli sportelli bancomat abilitati, presso gli uffici postali, i tabaccai convenzion­ati, i punti Sisal e Lottomatic­a e, naturalmen­te, sul sito dell’Agenzia delle Entrateris­cossione e presso gli sportelli della stessa. Per chi ha scelto di pagare in 5 rate (anziché in un’unica, lo scorso luglio), le prossime scadono alla fine dei mesi di novembre, aprile e settembre.

Sempre oggi scade il termine per la presentazi­one della domanda e il pagamento (almeno la prima rata) del dovuto per chi aderisce alla definizion­e agevolata delle liti pendenti col Fisco, la cosiddetta rottamazio­ne del contenzios­o in corso, introdotta con la manovrina dello scorso aprile. Questa ulteriore sanatoria consente di chiudere la partita versando gli importi contenuti nell’atto impugnato senza pagare né le sanzioni né gli interessi di mora. Si possono chiudere tutte le liti avviate entro lo scorso 24 aprile e che non siano arrivate a sentenza definitiva.

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