Il Toro si butta via. Paura Belotti, ginocchio k.o.
Pari deludente col Verona che rimonta due gol nel finale. La rabbia di Mihajlovic
Non è guarito, il Toro. Le scorie del derby si fanno ancora sentire, specie nella testa dei granata che buttano via, in un incredibile finale, una vittoria che avevano già in tasca grazie a Iago Falque e Niang, al primo gol con la nuova squadra. A far festa è il Verona che guadagna un punto di speranza con carattere e volontà, ridando solidità alla panchina di Pecchia.
Tutto in cinque minuti, con Kean (prima rete su azione dei veronesi in stagione) e Pazzini. Con la Var che prima sconfessa il guardalinee sul fuorigioco fischiato a Kean, assegnando il gol, e poi conferma il tocco di mano di Molinaro in area. «Le decisioni sono giuste — conferma Mihajlovic —. Se si utilizza la tecnologia è positivo ma, contro Bologna e Samp, siamo stati penalizzati perché non è stata usata». Il tecnico serbo si lamenta piuttosto dei «due punti persi in malo modo»: il Torino infatti prima non brilla, poi spreca le occasioni del k.o. (con Ljajic, Rincon, Niang e Belotti) e non riesce a gestire il vantaggio. Forse anche per l’inferiorità numerica dovuta all’infortunio di Belotti a cambi già esauriti: il Gallo è uscito in barella per una botta al ginocchio destro, oggi gli esami. Non è bastata neanche la prima rete granata di Niang, che ha svoltato dopo un altro primo tempo incolore. «Sono le giocate che voglio da lui» applaude Miha.