Krüger: «Elettriche pronte ed efficienti Ma manca la volontà»
Il Ceo di Bmw: «Governi pigri sulle infrastrutture»
FRANCOFORTE «Quando le regole del gioco cambiano, vogliamo essere noi a riscriverle». Non usa mezzi termini Harald Krüger, presidente del consiglio di amministrazione di Bmw, nel lanciare la grande offensiva alla mobilità del futuro, con l’annuncio di 25 nuovi veicoli tra ibridi ed elettrici entro il 2025, 12 dei quali completamente elettrici. Una mobilità che ruota attorno all’acronimo ACES, autonomo, connesso, elettrificato, condiviso. In meno di dieci anni non ci saranno più auto del gruppo con motori esclusivamente termici, e «il mix dei sistemi di propulsione sarà deciso dal cliente — precisa Krüger — sulla base della forte crescita della domanda per la mobilità elettrica e delle norme sempre più severe in alcuni mercati».
«Lo sviluppo della tecnologia sta riducendo esponenzialmente il gap dei margini di guadagno fra vetture elettriche e tradizionali — continua il Ceo del Gruppo Bmw — e si sta avvicinando il momento del break even». La stima è che entro il 2025 la quota di mercato delle auto elettriche o elettrificate del gruppo Bmw sarà compresa tra il 20 e il 25% rispetto al totale. Ma il prodotto non basta . «Possiamo offrire auto bellissime, efficienti, emozionanti, ma se non cambia la mentalità , il cliente rischia di rimanere alla finestra».
Il messaggio è chiaro. I prodotti ci sono — imminente l’uscita nel 2019 della nuova mini elettrica di serie — ma i governi devono orientare le scelte, creando infrastrutture adeguate. «Il nostro successo si è sempre basato su una strategia a lungo termine - longterm thinking la chiama Krüger —. E se da un lato si sviluppa il prodotto, dall’altro spesso si tendono ad ignorare le necessità della domanda: il cliente non può essere forzato, va anticipato e ascoltato. La vera sfida è quella di convincere governi e industria a lavorare assieme per preparare il mercato in termini di infrastrutture di ricarica e di sistema energetico nazionale». Il simbolo del futuro del Gruppo presentato al Salone di Francoforte è l’ «i Vision Dynamics Concept», prototipo di una nuova berlina elettrica sportiva, che può raggiungere i 200 km orari e accelerare da 0 a 100 in 4 secondi, ma che soprattutto porta la mobilità elettrica su un nuovo livello con un’autonomia dichiarata di 600 chilometri. «Perché la maggiore autonomia è la prima esigenza di chi guida una vettura di questo tipo» dice il Ceo. Il presente invece è nelle mani della nuova generazione di Bmw i3. «Abbiamo lanciato più veicoli elettrici di qualsiasi altro concorrente e siamo convinti che il futuro della mobilità debba essere sostenibile — continua — ma l’elettrificazione non è l’unica soluzione di mobilità sostenibile, che può contare anche sui motori diesel di ultima generazione, puliti e costruiti in modo responsabile».