Corriere della Sera

L’Fbi interroga la compagna del killer La gelosia e gli ultimi viaggi in Asia

Dubbi su un suo coinvolgim­ento. E si esamina la salute mentale dell’assassino

- di Giuseppe Sarcina DAL NOSTRO INVIATO

Marilou Danley, 62 anni, è, forse, l’unica persona che davvero conosca i segreti di Stephen Paddock, lo stragista di Las Vegas. Era la sua compagna. Con lui ha vissuto, praticamen­te in simbiosi, negli ultimi due anni.

Nei giorni del massacro Marilou è nelle Filippine, il suo Paese di origine. Parte il 15 settembre per Manila: il 22 si sposta a Hong Kong; il 25 settembre di nuovo a Manila e da lì rientra a Los Angeles martedì 3 ottobre. Lo sceriffo di Las Vegas, Joseph Lombardo, l’ha indicata come «persona di interesse per l’inchiesta». E l’altra sera, la donna ha trovato gli agenti dell’Fbi ad attenderla all’aeroporto. Non è, però, «in stato di arresto», precisano gli inquirenti.

Sono tanti gli interrogat­ivi in sospeso. Innanzitut­to è ancora da chiarire la sequenza dei fatti. Marilou lascia gli Stati Uniti proprio mentre il suo partner pianifica gli ultimi dettagli dell’attacco. Paddock le invia un assegno da 100 mila dollari. Per quale motivo? Il sospetto è che quel denaro fosse in qualche modo collegato a un’assicurazi­one sulla vita. Ma, in ogni caso, questa circostanz­a sembra contraddir­e tutto ciò che Marilou ha ripetuto, nelle ultime ore, alle sorelle e ai familiari: «state tranquilli, non ne sapevo nulla, ho la coscienza a posto».

Ma i dubbi scavano nel profondo. Il killer aveva accumulato un arsenale terrifican­te, tra fucili automatici, munizioni, congegni elettronic­i per moltiplica­re la frequenza di tiro. Stephen, un pensionato di 64 anni, non passava il tempo libero a lucidare la macchina in garage. Le sue case di Mesquite, a un’ora di auto da Las Vegas, e di Reno sembrano dei laboratori di guerra. Veramente difficile pensare che Marilou non si fosse mai accorta di nulla. Nelle ultime settimane, poi, riferisce la Abc, le condizioni mentali di Stephen si erano «deteriorat­e»: stava «discendend­o nella follia», ossessiona­to, tra l’altro, dall’ex marito della sua compagna. Inoltre era dimagrito vistosamen­te. Che cosa fece Marilou, chiese aiuto a qualcuno? O anche questi segnali furono soffocati dalla «privacy» della loro vita di coppia? Perché questa intima complicità sembra essere la regola, fin dall’inizio.

Marilou Danley faceva la cameriera nel casinò dell’Atlantic Hotel di Reno, a nord nello Stato del Nevada. Otto ore tra roulette e slot machine servendo i clienti. Stephen Paddock era una presenza fissa nella saletta riservata agli «high-limit players», dove fiches per migliaia di dollari scivolano sui tavoli del baccarat, del blackjack o vengono inghiottit­e dalle macchinett­e dei video poker. Un giorno del 2015 Marilou non si presenta al lavoro. Aveva lasciato tutto, a cominciare dal suo secondo marito, per andare a vivere con quel giocatore così assiduo e così solitario. La coppia si blinda nella casa di Reno, le persiane abbassate, nessun contatto con i vicini, per il New York Times.

Un grosso cambiament­o per una donna descritta come «vivace», «estroversa» dagli amici delle sue vite precedenti. Marilou si è sposata due volte, prima di incontrare Stephen. La prima in Australia, dove è diventata cittadina. Ha avuto una figlia che ora vive in California. Nel 1990 incontra Geary Danley, un revisore dei conti impiegato alla FedEx, sempre in giro per il mondo. Anche lui è coniugato e ha una bambina. Divorziano tutti e due e si sposano. Si installano a Memphis, la capitale della musica e del Tennessee. Il matrimonio dura 25 anni. Racconta ancora al New York Times Dionne Waltrip, la figlia di Geary: «Marilou era felice, estroversa, piena di vita. Piaceva a tutti».

Tutto bene fino a quando l’ispettore della FedEx non va in pensione. La famiglia si sposta a Sparks, in Nevada. A pochi chilometri da Reno, dai suoi casinò, dagli azzardi e dai misteri di Stephen Paddock. L’America, non solo l’Fbi, ora aspetta qualche risposta da Marilou Danley.

La relazione Nel 2015 lascia il secondo marito per quel giocatore conosciuto a Reno

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La compagna Marilou Danley, 62 anni, australian­a, è rientrata ieri dalla Filippine, per essere interrogat­a dall’Fbi. Vi era arrivata il 25 settembre passando prima da Tokyo e Hong Kong. Secondo la Nbc, Paddock le ha inviato 100 mila dollari nelle...
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Sulla pista L’Air Force One atterra a Las Vegas: sullo sfondo il Mandalay Bay, teatro della strage costata la vita a 59 persone. Nel cerchio rosso a destra, la finestra rotta da cui ha sparato il killer (Afp)

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