Pirelli, prima giù poi meglio del mercato

Richieste doppie rispetto all’offerta. Chiude a -0,4%. Tronchetti: il mio successore? Forse una donna

Il primo giorno di Borsa della «più grande quotazione d’Europa», come l’ha salutata ieri Raffaele Jerusalmi, ceo di Borsa Italiana, ovvero quella della «nuova» Pirelli di lusso, si chiude con una limatura del prezzo di esordio di 6,5 euro. Alla fine di una giornata pesante per il listino (-1,5%), Pirelli segna un calo del 0,46% a 6,47 euro, anche se in seduta è arrivata a subire perdite di oltre il 3%. Con una capitalizzazione attestata a 6,47 miliardi, a dicembre ci sarà l’ingresso tra i 40 titoli del FtseMib, ha detto Jerusalmi.

«È un giorno felice per la Pirelli, che rientra nel mercato dove è sempre stata, più forte di prima e con tecnologie sempre più avanzate», ha detto il vicepresidente e ceo Marco Tronchetti Provera ieri poco prima della campanella. «Noi costruiamo il futuro e continueremo a costruirlo». A Matrix, su Canale5, ha aggiunto: «Nel 2020 lascerò Pirelli, l’ho già dichiarato e c’è già una busta con il nome del mio successore. L’ho cambiato spesso e potrebbe essere una donna, in generale le donne sono bravissime». Dalla Borsa Pirelli era uscita il 6 novembre 2015 dopo l’opa di Marco Polo, controllata di ChemChina: «Pirelli, fino a ieri, era cinese al 65%, adesso lo è al 45%; quindi il 55% non è cinese».

Ieri tra le banche dell’ipo (Lazard advisor, Banca Imi, Jp Morgan e Morgan Stanley global coordinator, Bnp Paribas, BofA Merrill Lynch, Goldman Sachs, Hsbc, Mediobanca e UniCredit bookrunner) non si respirava preoccupazione. Anzi per qualcuno il titolo ha tenuto, vista la seduta negativa: alcuni hedge fund non entrati in ipo avrebbero venduto allo scoperto; ma a bilanciare sarebbero intervenuti alcuni sottoscrittori comprando azioni per arrotondare. D’altronde la richiesta era stata alta, oltre 2 volte l’offerta. «Vediamo tra qualche mese: nei primi giorni c’è sempre volatilità», ha detto Tronchetti. «L’azienda è solida».

Ieri il gruppo ha confermato che per i top manager, tra cui Tronchetti, non scatterà il bonus («special award») in quanto non è stato raggiunto l’obiettivo di valore delle azioni: al prezzo massimo di 8,3 euro lo special award sarebbe stato di circa 140 milioni.