«Aiutiamo i rifugiati a ricostruirsi un futuro»
La mission che si sono prefissati è di quelle faraoniche, aiutare adulti in fuga da guerre e miseria e bambini in difficoltà, e lo faranno dal salotto buono di Venezia, negli undicimila metri quadrati delle Procuratie Vecchie, il lungo edificio che occupa tutto il lato nord di piazza San Marco.
Tra due anni e mezzo, la fondazione The Human Safety Net (già attiva in Germania) inaugurerà la sua sede italiana e da lì cercherà progetti e idee per aiutare i rifugiati, i bambini che soffrono di asfissia e quelli che, tra gli zero e i sei anni, vivono in contesti difficili e rischiano di non avere un futuro dignitoso senza un sostegno. Ma è sul progetto immigrazione che la Human Safety Net e Generali puntano di più. «Alcuni rifugiati prima di venire qui erano imprenditori — spiega Emma Ursich, segretario generale della Fondazione —, noi vogliamo aiutarli a ricostruire il loro business qui».
L’idea è di lavorare in rete con associazioni e organizzazioni del territorio e costruire progetti di crescita individuale con, ad esempio, prestiti agevolati, garanzie per accedere a credito e a affitti agevolati. «Human Safety Net non ci appartiene, la nostra missione è organizzarla e sostenerla — sottolinea l’amministratore delegato di Generali Philippe Donnet —, vogliamo solo migliorare le vite di alcune persone e abbiamo il potere per farlo».
La fondazione benefica legata alla compagnia assicurativa assisterà, con progetti specifici, anche bambini colpiti da asfissia («Solo in Europa nascono ogni anno trentamila bambini affetti da questa malattia», dice Ursich) e dare un contributo alla crescita dei quei piccoli che vivono in un contesto familiare, sociale ed economico degradato. Sulla fondazione, le Generali investono molto e quando hanno deciso di «darle una casa» è stata scelta la storica sede veneziana del gruppo. Un luogo simbolo della laguna, da anni chiuso.
«Tutti potranno entrare e partecipare alle attività di Human Safety», l’invito dei promotori in cerca di aziende che vogliano entrare nel progetto. E una già c’è, quella del sindaco-imprenditore Luigi Brugnaro: «La mia azienda (la società di lavoro interinale Umana, ndr) aderirà».
Infanzia Sostegno anche ai bambini disagiati e colpiti da asfissia