Corriere della Sera

La notte più lunga dell’Argentina se non batte il Perù rischia grosso

Monumental troppo freddo, si gioca nello stadio del Boca con il tifo degli ultrà

- Rocco Cotroneo

Contro i fantasmi del passato, perché quel che più conta stasera per la Nazionale argentina è la forza della disperazio­ne. Deve assolutame­nte vincere contro il Perù per non rischiare una indecente esclusione dal Mondiale russo. Gioca in casa, a Buenos Aires, dove viene deciso un clamoroso cambio: niente Monumental, lo stadio del River Plate, casa della Selección dal 1979, ma la Bombonera, il temibile catino del Boca Juniors, dove gli spalti sembrano pareti e l’urlo dei tifosi rimbomba nelle orecchie dei giocatori come in pochi impianti al mondo. Tanto retrò, che Leo Messi, per esempio, non ci ha mai messo piede, se non si considera una amichevole del 2005, a 18 anni e a fianco dell’idolo Maradona. L’Argentina vicecampio­ne del mondo in Brasile, eterna incompiuta da quando vi gioca la Pulce, ha bisogno di tutto l’appoggio della sua tifoseria. Tanto che la Federazion­e ha assicurato 4.000 biglietti a «La Doce», gli ultrà del Boca Juniors, affinché vengano rivenduti. In pratica li ha regalati ai tifosi più chiassosi. Bombonera dunque, alla faccia della superstizi­one: nel 1969 qui l’Argentina perse la qualificaz­ione al Mondiale messicano e proprio a causa del Perù. Finì 2-2 e passarono gli andini.

Paese in ansia, squadra sull’orlo della crisi di nervi. Ultimo allenament­o a porte chiuse, silenzio stampa e formazione, a quanto pare, in alto mare. Il c.t. Jorge Sampaoli, arrivato da appena 4 mesi, è nel mirino della stampa e della tifoseria. Tutta un’altra aria rispetto agli anni gloriosi alla guida del Cile. Messa insieme la squadra in 72 ore, a causa degli arrivi dall’Europa all’ultimo minuto (dall’Italia 6: Icardi, Dybala, Gomez, Biglia, Pezzella e Fazio) ha già provato quattro formazioni e due schemi diversi. In tutti ha escluso il fantasista della Juventus, il quale dunque non dovrebbe essere in campo. Dybala, secondo la stampa argentina, sarebbe accusato di aver pronunciat­o una frase proibita («onestament­e per me è difficile giocare con Messi»). Nemmeno la maglia numero 9 è assegnata al 100 per cento. Nelle ultime gare sembrava che Mauro Icardi fosse diventato il preferito di Sampaoli (Higuain è fuori dall’inizio della sua gestione), ma stasera potrebbe lasciar il posto al beniamino del Boca, il giovane Dario Benedetto, per ovvie ragioni.

Quella con il Perù è la penultima partita del girone sudamerica­no per Russia 2018 e l’Argentina la affronta dal pericoloso quinto posto in classifica. Il quale assicura soltanto uno spareggio di ripescaggi­o con una squadra dell’Oceania, la Nuova Zelanda. Al Perù, quarto posto, va benissimo un pareggio. Il Brasile è già qualificat­o, Uruguay e Colombia ci sono assai vicine. Dovesse non uscire dalla Bombonera una sonora vittoria, le ultime chance di qualificaz­ione per gli argentini si sposterebb­ero alla partita finale contro l’Ecuador, la prossima settimana.

 ??  ?? Stella Leo Messi al lavoro con Lucas Biglia, Sampaoli non ha ancora deciso la formazione ma circola già il nome del grande escluso: Dybala (Afp)
Stella Leo Messi al lavoro con Lucas Biglia, Sampaoli non ha ancora deciso la formazione ma circola già il nome del grande escluso: Dybala (Afp)

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