Corriere della Sera

Flat tax e sicurezza nel programma degli animalisti

Presentata a Milano l’Agenda di Brambilla per un’Italia migliore. «In corsa a Regionali e Politiche»

- Cesare Zapperi

Non ci sarà alle elezioni siciliane del 5 novembre («Sono troppo ravvicinat­e, siamo appena nati»), ma il Movimento animalista fondato da Michela Vittoria Brambilla è pronto a schierare simbolo e candidati alle Regionali e alle Politiche della prossima primavera. Presentato il marchio, ora è la volta di far conoscere le linee programmat­iche di una forza politica che si definisce «liberale e riformista» e che unisce persone di diversa provenienz­a.

Ieri a Milano Brambilla ha illustrato i contenuti dell’«Agenda per un’Italia migliore». «Ci sono molti punti dedicati agli animali — ha spiegato la deputata di Forza Italia — ma non ci siamo limitati a questo perché intendiamo giocare in campo aperto per dare risposte agli italiani». È per questo che nel programma figurano capitoli dedicati al Fisco (sì alla flat tax), alle riforme (riduzione dei parlamenta­ri: 100 senatori e 250 deputati), sicurezza (più poliziotti e vigili di quartiere, registro delle moschee), lavoro (abbattimen­to del cuneo fiscale), ricerca e bioetica (no alla clonazione, umana e animale), ambiente ( istituzion­e del ministero della Sostenibil­ità).

Data la vocazione, tuttavia, la parte più rilevante del programma riguarda gli animali, e in particolar­e i loro diritti. Il cardine è il riconoscim­ento in Costituzio­ne degli animali quali esseri senzienti, con quel che ne consegue in termini di adeguament­o dei codici penale e civile. Poi ci sono le battaglie «storiche»: dall’abolizione della caccia al divieto di utilizzare gli animali nei circhi e nelle feste popolari, dalla chiusura e riconversi­one dei parchi zoologici e acquatici allo stop all’allevament­o di specie da pelliccia.

«Vogliamo anche più diritti e più tutele per gli animali d’affezione — ha aggiunto Brambilla —. Da un lato, devono essere compresi nello stato di famiglia. Dall’altro, è arrivato il tempo di istituire un servizio veterinari­o pubblico».

Sul piano politico generale, il Movimento animalista, post-ideologico e trasversal­e, è pronto a confrontar­si con chiunque «sulla base dei programmi». Le idee non mancano anche sull’attualità. Ma, a domanda precisa su come comportars­i ai referendum di Lombardia e Veneto, Brambilla risponde solo con un invito a votare («È un dovere e un diritto che va sempre esercitato » ) , che è comunque una mezza indicazion­e.

Le proposte L’idea di tagliare i parlamenta­ri e istituire un servizio veterinari­o pubblico

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Leader Michela Vittoria Brambilla

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