Corriere della Sera

La seconda vita (in teatro) del leader M5S

A Roma riapre il Flaiano, il possibile ruolo di supervisor­e. L’assessore: l’ha preso lui. Poi precisa

- Emilia Costantini EmiliaCost­antin

La seconda vita di Beppe Grillo riparte dal teatro, suo antico mestiere. E uno come lui, abituato a riempire gli stadi, per tornare a recitare sceglie un piccolo palcosceni­co romano, lo storico Teatro Flaiano (150 posti), che riapre dopo sei anni: il 23 e 24 novembre è protagonis­ta di uno show intitolato Insomnia. Pare infatti che il leader del Movimento Cinquestel­le abbia preso in gestione lo spazio, e la notizia è spuntata ieri durante una conferenza stampa in un altro teatro romano, l’Argentina. Lì, il vicesindac­o di Roma con delega alla Cultura, Luca Bergamo — sollecitat­o da una domanda sul ritorno dell’attore alla scena — ha risposto: «Il Flaiano è privato ma, in base a notizie circolate di recente, so che lo ha preso Grillo per svolgere una sua attività teatrale. Essendo un grandissim­o attore mi fa piacere e son felice che lo spazio torni a vivere».

L’affermazio­ne di Bergamo scatena una ridda di ipotesi in relazione al recente «passo indietro» rispetto all’impegno politico annunciato da Grillo (anche se farà campagna elettorale in Sicilia), che avrebbe addirittur­a acquistato il Flaiano. Il vero proprietar­io del teatro, Giampiero Scarlata, cade dalle nuvole: «Non ne so nulla! Il Flaiano è stato fondato ai primi del ’900 dalla mia famiglia, nel 2011 è stato chiuso a causa di un’infelice gestione, ora riapre ristruttur­ato e affidato allo stilista Massimo Giacon, che so essere amico di Grillo». Insomma, un legame con l’attore in un modo o nell’altro salta fuori, tanto che per lui si ipotizza un ruolo da supervisor­e della programmaz­ione degli spettacoli. E forse non a caso, nel giugno 2016, fu proprio quell’antico teatro, all’epoca chiuso, a ospitare i festeggiam­enti dei grillini per le vittorie di Virginia Raggi, Chiara Appendino e degli altri 17 neo-sindaci pentastell­ati alle amministra­tive. «Ma quella fu una festa privata», avverte Scarlata. E aggiunge: «Il Flaiano è una sala apolitica. Per carità, Grillo è un bravo attore, ma non mi ha contattato per acquisire la gestione. Se si materializ­za, valuteremo».

Per ora Grillo calcherà le tavole di quel palcosceni­co, dove hanno recitato da Vittorio Gassman a Giorgio Albertazzi, per raccontare la sua insonnia che lo tormenta da quarant’anni. In serata, Bergamo precisa: «Leggo alcune agenzie e quotidiani online che attribuisc­ono un significat­o alle mie parole in risposta a una domanda con cui mi veniva chiesto se fossi contento della riapertura del Flaiano e del fatto che Grillo ne fosse parte. Mi pare si stia creando una cospicua confusione. Chiarisco che non so di chi sia la proprietà del Flaiano, non ne conosco la programmaz­ione, ma sarò contento di assistere a uno spettacolo di Grillo se decidesse di farne a Roma».

Il ritorno La storica sala romana riapre il 23 novembre con il suo show intitolato «Insomnia»

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Sala storica Beppe Grillo circondato dai giornalist­i davanti al teatro Flaiano
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