Renzi ora apre alla sinistra
«Gli avversari non sono quelli andati via». Sì alle modifiche alla legge elettorale
Una coalizione più ampia. Guardando a sinistra. Per Matteo Renzi: «Il Pd resta il baricentro ma con il Rosatellum si forma una coalizione più ampia». Un segnale di distensione a Mdp: «I nostri avversari non sono quelli andati via». Nel centrodestra Salvini cerca l’asse con Berlusconi.
A un certo punto della relazione Matteo Renzi si rivolge così ai membri della direzione del Pd: «Il Rosatellum chiama alla creazione della coalizione». Dove «il Pd resta il baricentro ma con il Rosatellum si forma una coalizione più ampia». E ancora: «I nostri avversari non sono quelli che sono andati via dal Pd». Un segnale chiaro di apertura a chi sta alla sinistra del Pd. In particolare, l’ex premier sembra rivolgersi ai bersaniani di Mdp, ovvero a coloro che in queste ore alzano le barricate sul Rosatellum.
Già, la legge elettorale. Il patto Pd-Ap-Lega-FI continua a reggere. Oggi il testo sarà licenziato dalla commissione Affari costituzionali e già martedì approderà nell’emiciclo di Montecitorio dove i voti segreti saranno insidiosi. Ieri intanto in commissione sono arrivati segnali di apertura in chiave coalizione di centrosinistra. Il relatore del Pd Emanuele Fiano accoglie e riformula un emendamento di Alfredo D’Attorre (che sarà votato oggi), secondo cui si esentano dalla raccolta firme i partiti che si sono formati prima del 15 aprile 2017. Via libera poi all’aumento dei collegi uninominali che per il Senato da 102 passano a 109 e alle pluricandidature nella parte proporzionale che salgono da 3 a 5. Via libera anche al tagliando antifrode. In pratica le schede elettorali saranno fornite di tagliando rimovibile con un numero progressivo, che sarà annotato prima che l’elettore entri nella cabina per votare. In questo modo, spiega Fiano, si potrà evitare «lo scambio con frode di schede prestampate». Gli alfaniani ritirano la norma «salva Ap», che aveva scatenato le opposizioni. Resta così la soglia del 3% su base nazionale sia per la Camera che per il Senato.