Il reato di stalking estinto con 1.500 euro Ora si corre ai ripari
Correttivi in Senato dopo la sentenza di Torino «Per questo reato no alle condotte riparatorie»
Millecinquecento euro per riparare il danno ed estinguere il reato. Il giudice d’accordo, la vittima, una donna, contraria. Lui, lo stalker, con una sentenza del tribunale di Torino uscito indenne da una storia giudiziaria grazie al denaro.
Ci è voluto un verdetto, quindi un caso mediatico, infine un polverone politico, per correggere una norma che tutti i partiti, dal Pd a Forza Italia, dicono da mesi sbagliata.
Ma la sentenza del giudice è arrivata prima delle correzioni in corso al Senato e ieri tutti si sono affrettati a dichiarare che «meglio tardi che mai» (le opposizioni) oppure «ora andiamo spediti», il Pd e il ministero della Giustizia: insomma il vulnus della legge sullo stalking sarà superato in fretta dal Senato, forse già la settimana prossima, grazie a un emendamento al disegno di legge sui crimini domestici. Intanto la Procura generale di Torino ha già impugnato la sentenza.
È stato per primo il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini, a dire che la correzione era urgente, e che di fronte alla prima giurisprudenza tutti devono ora muoversi con celerità. È stato poi il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ad emettere una nota ufficiale dicendo che come Guardasigilli aveva da pochi giorni dato parere favorevole all’emendamento del suo partito in Senato.
«Il reato di stalking deve essere cancellato da quelli per i quali è possibile dichiarare l’estinzione in forza delle condotte riparatorie dell’imputato», è la tesi dell’ufficio legislativo del ministero, che rafforza gli sforzi di correzione della legge in Parlamento.
C’è chi ha parlato di mercificazione, o monetizzazione, di un reato odioso. Chi da alcuni mesi, come Mara Carfagna di Forza Italia, oltre ai sindacati, segnala che la legge contiene un vizio di scrittura e di sostanza non indifferente. Ad oggi, per i casi di stalking meno gravi, quelli a querela di parte rimettibile, il giudice può accogliere una richiesta di risarcimento in denaro da parte dell’autore del reato, anche contro il parere della vittima, ed è proprio il caso che si è verificato a Torino.
La senatrice Francesca Puglisi (Pd), nell’ambito dei lavori parlamentari sulla tutela degli orfani dei crimini domestici, calendarizzata dalla Commissione giustizia la prossima settimana, con il parere favorevole del ministro Orlando sta cercando una correzione rapida. E visto che le norme che tutelano le vittime di crimini domestici sono sostenute in modo bipartisan è molto probabile che la correzione sia in arrivo in tempi veloci.
«La sentenza emessa dal tribunale di Torino in merito al caso di stalking non punisce il